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FESTIVAL DEI POPOLI 58 - AQUI, ALLA' - Le elezioni peruviane


FESTIVAL DEI POPOLI 58 - AQUI, ALLA' - Le elezioni peruviane
Una scena di "Aquì, Allà"
L'opera d’esordio di Sofia Salvatierra segue le vicende precedenti alle elezioni peruviane che si sono tenute il 10 aprile 2016. Il documentario, puramente informativo, mostra le reazioni della comunità peruviana di Milano a fronte della preoccupazione che alle elezioni vinca la figlia del vecchio dittatore, Alberto Fujimori.
La regista, che da cinque anni abita in Italia, ha voluto tracciare una panoramica di opinioni politiche appartenenti alla cultura giovanile peruviana. La sensibilità con cui i giovani si approcciano alla politica e al diritto di voto è conseguenza diretta di quello che hanno vissuto prima sotto dittatura.

Salvatierra si pone come obiettivo quello di registrare e di documentare questo sentire comune: la sua intenzione è quella di comunicare al mondo l’inviolabilità dei diritti civili per non dimenticare cosa significa vivere sotto regime.
Le modalità con cui si approccia al medium cinematografico sono molto semplici e basiche, tante le inquadrature con camera fissa, qualche talking head che viene intervistato come nei servizi d’inchiesta. Rispetto alla strada che si sta conquistando e prendendo il documentario contemporaneo, "Aquì Allà" va in direzione opposta, ma senza intenzione dichiarata. Se oggi i documentari si fanno più complessi e tengono conto di una certa estetica dell’immagine, non sottovalutando i codici linguistici propri del mezzo (pensiamo a The Act of Killing, ma anche A Ciambra, Sacro Gra, etc…), "Aquì Alla" preferisce utilizzare l’audiovisivo come mera prova documentativa, come registro fedele di eventi e opinioni.

Più che pensato per il grande schermo, il documentario di Sofia Salvatierra è adatto alla televisione e ai suoi ritmi veloci oppure come documento d’informazione per l’attualità.

Anna Pennella

12/10/2017, 15:44