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FESTIVAL DI LECCE XVIII - Dal 3 all'8 aprile al Multisala Massimo


Il festival del cinema Europeo dedica per la prima volta in Italia la retrospettiva della regista polacca Agnieszka Holland la prima de “I protagonisti del cinema europeo” alla quale la manifestazione salentina presenta per la prima volta in Italia un’ampia selezione della opere della sue opere.


FESTIVAL DI LECCE XVIII - Dal 3 all'8 aprile al Multisala Massimo
Mercoledì 5 aprile, alle ore 20.00 in sala 1 presso il Multisala Massimo, la regista polacca incontrerà il pubblico, presentata dal critico Massimo Causo, e le sarà consegnato l'Ulivo d'Oro alla Carriera. In questa occasione verrà presentato, in anteprima italiana, il suo ultimo film, Spoor (Polonia-Germania-Repubblica Ceca- Svezia-Repubblica Slovacca, 2017) reduce dalla calorosa accoglienza alla Berlinale 2017, dove è stato premiato con l'Orso d'Argento.

Due volte candidata agli Oscar (nel 1985 con Raccolto amaro nella categoria Miglior film straniero e nel 1990 con Europa Europa, per la Sceneggiatura non originale) Agnieszka Holland ha iniziato in Polonia la carriera cinematografica come assistente di Krzysztof Zanussi collaborando poi con Andrzej Wajda. Attori di provincia, una tra i film emblema del "cinema dell'inquietudine morale", è stato premiato dalla critica al Festival di Cannes nel 1980. Nel 1981 la regista emigra in Francia.
La Holland ha lavorato molto anche per la tv in numerose e celebri serie come House of Cards, The Wire, Cold Case e Treme.

Per il secondo appuntamento con la sezione Cinema e Realtà alle 18.15 (sala 2) sarà presentata in anteprima il documentario di Peter Marcias Silenzi e parole (Italia, 2017) che mette due mondi a confronto sullo sfondo di Cagliari, quello dei Frati Cappuccini che celebrano la Quaresima e quello dell’Associazione ARC che da cinque anni propone la “Queeresima”, per riflettere sui diritti del movimento LGBT. Al termine della proiezione il regista sardo incontrerà il pubblico.
Come ogni anno in programma anche la sezione Premio Lux, un concorso cinematografico attraverso il quale il Parlamento Europeo favorisce il dibattito sulle questioni sociali e i valori che più rappresentano la società europea. Alle ore 20.30 (sala 2) sarà proiettato La mia vita da zucchina di Claude Barras (Svizzera-Francia, 2016).
Per l’ottava edizione del Premio Mario Verdone è in programma il film Il più grande sogno (Italia, 2016) di Michele Vannucci (sala2, ore 22.00)
Continuano le proiezioni dedicate alla Commedia Europea; in sala 3 alle ore 20.15 è in programma The bloom of yesterday (Austria-Germania, 2016) di Chris Kraus.
L’omaggio ai protagonisti del cinema europeo prosegue per Nuri Bilge Ceylan alle 11.30 (sala 1) con il film Il piacere e l’amore, mentre nel pomeriggio alle ore 17.00, sempre in sala 1 Nuvole di Maggio (Turchia, 1999), per l’inglese Stephen Frears alle ore 11.00 in sala 2 Due sulla strada (UK-Irlanda-USA, 1996) e alle ore 16.00 in sala 3 Le relazioni pericolose (UK-USA, 1988).
Romanzo di un giovane povero (Italia-Francia, 1995) di Ettore Scola e Arrivederci amore, ciao (Italia-Francia, 2006) di Michele Soavi sono i due film di domani per la sezione dedicata a Isabella Ferrari.
Mentre con Valerio Mastandrea alle 16.00 sarà presentato Velocità massima (Italia, 2002) di Daniele Vicari (sala 2) e alle ore 22.30 L’odore della notte (Italia, 1998) di Claudio Caligari (sala 4). Lettera aperta a un giornale della sera (Italia, 1970) (10.30 - sala 3) e Il sospetto (Italia, 1975) (sala 3, 22.30) per l’omaggio a Francesco Maselli.

In sala 5 continua il concorso per l’assegnazione dell’Ulivo d’Oro:
Alle ore 18.00 Forest, 4 am (Polonia, 2016) di Jan Jakub Kolski che narra la storia di Forst, un uomo ricco e ben organizzato che un giorno lascia il posto di vicepresidente della sua azienda. Molti anni dopo lo si ritrova a vivere nel bosco in un rifugio costruito con le sue mani.

Alle ore 20.15 Home is here (Austria-Repubblica Ceca, 2016) di Tereza Kotyk è la storia di Hannah e della sua difficoltà di comunicazione. L’utilizzo della “lingua madre”, infatti, è limitato perché emigrata in un altro Paese: la comunicazione, così, si ferma in superficie impedendo una vera forma d’intimità.

Alle ore 22.15 The constitution (Croazia-Repubblica Ceca-Slovenia, 2016) di Rajko Grlić che parla di Vejko, un insegnante di liceo che ha consacrato la sua intera esistenza allo studio della storia e della lingua croata e abita in un trasandato appartamento nel centro di Zagabria con il padre degente, Hrvoje, un Ustascia. L’unico svago di Vejko è passeggiare a notte fonda per le strade vuote della città con il viso truccato e con addosso indumenti femminili.

In sala 4, a partire dalle ore 18.00, prosegue la sezione FESTIVAL IN CORTO, che comprende la proiezione dei corti di PUGLIA SHOW (in concorso e fuori concorso), i film del PREMIO EMIDIO GRECO e i lavori realizzati dagli allievi della Fondazione Scuola Nazionale di Cinema.

04/04/2017, 15:58