Mentre la politica e i mass media discutono animatamente sulla questione del fine vita e del testamento biologico la regista documentarista
Laura Viezzoli scopre il valore dell’incontro e del dialogo diretto presentandoci
Angelo Santagostino, filosofo ed ex-sacerdote malato terminale di SLA.
“
La Natura delle Cose”, il film è a disposizione del pubblico tramite l’innovativa piattaforma MovieDay, è un percorso esistenziale in cui la finitudine della terra e l’eternità del cielo si contemplano intensamente mantenendo la loro distanza parallela. La regista Laura Viezzoli esprime la condizione liminale in cui vive Angelo, tra la gravità della terra e l'esplorazione dei limiti umani, combinando momenti attuali della vita quotidiana di Angelo a filmati intimi e familiari del suo passato e specialmente video di spedizioni nello spazio o di occasioni di festa e divertimento. Se sulla terra le condizioni sono irreversibili, nello spazio Angelo può recuperare l'uso della parola, grazie alla voce di
Roberto Citran, e regalare agli spettatori pensieri sul tempo, le emozioni, la morte e gli affetti che ci legano alla terra. Originale e stimolante la scelta drammaturgica e registica di associare la condizione fisica e mentale di Angelo a quella degli astronauti, i quali grazie alla tecnologia possono superare i limiti della gravità e allo stesso tempo ne sono fisicamente ingabbiati. Tuttavia crudeltà e bidimensionalità dell'esistenza di Angelo non sono trascurati.
Le musiche originali di
Giorgio Giampà accompagnano delicatamente le riflessioni e sono spesso sovrapposte a suoni e rumori delle macchine che assistono Angelo, del ventilatore polmonare senza tempo e né silenzi.
Laura Viezzoli mantiene una distanza emotiva lontana da sguardi invadenti e lascia che siano le parole del protagonista a raccontare e avvicinare lo spettatore con spunti universali sulla condizione umana.
04/04/2017, 09:00
Chiara Preziosa