“Piccola storia di donna” nasce in una notte. Un concepimento dettato dall’urgenza di intrappolare un attimo. Un piccolo sogno notturno che si è poi lentamente adagiato sul fondo silenzioso del mio computer, in attesa. Ho aspettato mentre il flebile mormorio di quella voce di donna mi torturava senza tregua. Ho aspettato fin quando quella piccola storia non è diventata urgenza. Un’anima ferita è imperfetta e incrinata, ma trasuda verità e desiderio di espiazione. “Piccola storia di donna” è la voce rotta e la ferita aperta di una creatura smarrita, che attraverso i miei occhi cerca di scrutare il mondo che pulsa dietro la sua solitudine.
Adriano Cerroni