Fondazione Fare Cinema
!Xš‚‰

MATRIMONIO AL SUD - Senza pensare, al cinema...


Cinepanettone anticipato per Massimo Boldi che ripercorre la strada dell'antagonismo tra nord e sud per mettere in piedi una commedia senza pretese. Qualche momento di imbarazzo per la semplicità delle situazioni e tanta tenerezza nei confronti di chi ancora prova a fare un cinema semplice, ingenuo e privo di ogni traccia di negatività, ma solo di caratteri straomologati. Diretto da Paolo Costella ha nel cast Boldi, Biagio Izzo, Paolo Conticini, Debora Villa ed Enzo Salvi. In sala dal 12 novembre con Medusa Distribuzione


MATRIMONIO AL SUD -  Senza pensare, al cinema...
Massimo Boldi in "Natale al Sud"
Non si muove di un centimetro la linea di Massimo Boldi e del suo film di natale. Il solito matrimonio, che evidentemente è sempre nei cuori dell'italiano, per un film che in 80 minuti non fa altro che suscitare tenerezza nei confronti degli interpreti, della storia e del regista.
Tenerezza per l'ingenuità imbarazzante della sceneggiatura dei dialoghi e dei luoghi scelti per ambientare il film, la stessa sensazione che si prova a guardare Peppa Pig insieme a dei bambini di 3 anni. Che dolci, ridono e si divertono a guardare dei maialini parlanti che sguazzano nelle pozzanghere e hanno gli stessi problemi e rapporti degli esseri umani. C'è la nonna, c'è papà pig, c'è il fratellino George e tutti sembrano felici e ignorano, spettatori e personaggi animati, che prima o poi finiranno appesi al soffitto sotto forma di salami e salsicce.

E qui il cartone si trasforma in horror. Nel cartone per l'epilogo alimentare, nel film di Paolo Costella ragionando sui meccanismi produttivi che portano alla realizzazione di un film del genere. Intanto la considerazione che esista un pubblico ancora interessato non solo a staccare il cervello per un'ora e venti, ma proprio a lasciarlo a casa insieme ai gatti. Poi l'idea dello scontro nord sud come situazione possibile e anzi interessante dal punto di vista cinematografico. Per non parlare della decisione di ambientare il film a Polignano a mare, facendo svolgere il matrimonio del titolo nella stessa chiesa di "Io che amo solo te", tanto che ti aspetti di vedere da un momento all'altro sul sagrato Scamarcio e la Chiatti. E far abitare la famiglia della sposa proprio a casa della famiglia del personaggio di Laura Chiatti... ma nessuno glielo ha detto?
E le inquadrature da cineturismo della spiaggetta, della piazzetta, del balconcino con vista, identiche a quelle di altri 139 film degli ultimi 5 anni. Ok, Poligano è bella ma ora basta.
Per gli interpreti capiamo, ma fino a un certo punto, che bisogna pur mangiare.

Ora è il momento di andare al cinema e per molti, "Matrimonio al Sud", sarà il momento di tornare in sala a vedere qualcosa di così leggero da non far provare alcun "doloreee!!!".

05/11/2015, 16:33

Stefano Amadio