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NFF XVII - "La Cella Zero", una verità nascosta


L'opera di Salvatore Esposito entra nei meandri nascosti del Carcere di Poggioreale.


NFF XVII -
Una scena del documentario "La Cella Zero"
E' un luogo di due metri di larghezza per tre di lunghezza "La Cella Zero" del Carcere di Poggioreale a Napoli. E' un luogo ameno, spoglio, con le mura imbrattate di sangue. E' la zona più temuta e nascosta del carcere napoletano. Nessuno sa bene cosa vi accada.

Per la prima volta viene raccontato questo luogo da Salvatore Esposito
, fotografo e documentarista, che ha raccolto le testimonianze di alcuni ex detenuti nell'omonimo documentario, ralizzato con il giornalista Andrea Postiglione. Dalle testimonianze raccolte emergono le atrocità perpetuate dai carcerieri, che qui picchiavano e violentavano i detenuti.

Sono testimonianze crude, al limite del reale quelle filmate dall'autore, che in un susseguirsi di immagini serrate ci porta prima dentro la cella e nel vissuto dei protagonisti. Solo uno di loro non può testimoniare l'accaduto, è Federico Perna, morto nel carcere napoletano l'8 novembre del 2013 a causa di un'ischemia, secondo i rapporti ufficiali, ma che dalle immagini del corpo e dai racconti della madre sembra deceduto a causa di ripetute percosse.

"La Cella Zero" è un documentario che porta galla una verità sommersa, girato e montato con i "clismi" di un'opera di autore, che si discosta dal "freddo reportage" giornalistico. E' il racconta lucido di un'umanità che nessuno conosce o che nessuno a mai, forse, voluto far conoscere...

28/09/2015, 18:08

Simone Pinchiorri