Note di regia di "I Giorni della Merla" di Marco Agosto
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I Giorni della Merla" è basato su fatti realmente accaduti nel 1862. Sono convinto che calarsi nelle storie e tra le storie dei contadini di quel tempo aiuti a capire il fenomeno del brigantaggio nel Sud Italia. Si racconta di un popolo incappato in uno scontro epocale tra vecchio e nuovo, la cui fondamentale esigenza è quella di una normalità esistenziale. Vite di persone che, anche se parte della nuova Italia unita, vedono lo Stato completamente fuori dalle loro vite. Versano lacrime senza voce; il loro sangue e le loro sventure non toccano minimamente le stanze nobili della politica e della finanza dove se ne decidono i destini. Il sud del 1862 è affollato da un ginepraio di varietà umana nel quale si muovono cafoni e galantuomini, mestatori e doppiogiochisti, briganti e soldati, vittime e carnefici, carnefici e condannati. Tutti insieme, comparse più o meno consapevoli che affollano questa terra, parco di sordidi interessi e di limpide speranze, di facili illusioni e di cocenti delusioni sul quale va in scena « la Nuova Italia ». Tutti insieme, nelle terre e nella cultura del sud, chi per difendere la propria libertà, chi per riempirsi le saccocce, chi per inseguire il sogno di una vita normale. Tutti insieme in un mondo che inesorabilmente e rapidamente cambia. Il cortometraggio parte dunque da una storia vera. Ma ai miei occhi, prende la forma narrativa di una favola. Una favola in cui un barone, Giulio Quarti, che perde quasi tutti i suoi beni in seguito ad alcune leggi emanate dal nuovo stato italiano, si abitua ad una vita contadina con il suo asino Ronzino, parte integrante della famiglia Quarti. Anche Fiamma, figlia di Giulio, è legata all’asino tanto quanto il padre, tanto che, ogni qual volta che i due si allontanano per affrontare la loro vita di lavoro nei campi, lei soffre la solitudine del suo amico peloso. Un legame profondo che lega Ronzino alla sua famiglia, e a cui l’asino farà affidamento nei momenti di difficoltà, specialmente nei momenti di difficoltà.
Marco Agosto