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GUSTOSE VISIONI - L'abc della cucina al cinema


Marco Lombardi firma una guida chiedendosi come mai sempre più storie di cinema vengono raccontate a tavola. Introduzione di Heinz Beck


GUSTOSE VISIONI - L'abc della cucina al cinema
La copertina di "Gustose Visioni" di Marco Lombardi
Non è un libro che racconta le più importanti scene “a tavola”, fornendo le relative ricette, piuttosto un dizionario di quei film che, sin dai tempi del muto, hanno messo l’enogastronomia al centro delle proprie storie: o per raccontare un processo di trasformazione dei propri personaggi, o per fare la fotografia di una data comunità in un dato periodo storico o, addirittura, per "fare politica", dicendoci come potremmo vivere (meglio) nel mondo.

È questa la tripartizione scelta dal critico Marco Lombardi nel suo nuovo libro, "Gustose visioni, dizionario del cinema enogastronomico", che costituisce la prima parte del corso di "Cinema ed enogastronomia" che da anni tiene all'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, come pure ai Master di Gambero rosso (Milano, Roma, Napoli) e alla Scuola Holden di Alessandro Baricco.

"Gustose visioni" non è però solo un dizionario di film, perché nella prima parte s’interroga sul perché il cinema racconti sempre più spesso "a tavola" le sue storie (nel 2014 sono usciti in Italia una quindicina di film enogastronomici): oltre alla ripetizione quotidiana del gesto alimentare, alle motivazioni culturali, alla crisi economica (quando il denaro è poco ci piace consumare "l’opulenza" sul grande schermo), alle ragioni del product placement e delle mode, ci sono quelle relazionali, perché noi scegliamo con attenzione quando dire a una persona "beviamoci un caffè", oppure "pranziamo insieme", o "facciamoci una birra" o "andiamo a cena".

L'introduzione è stata scritta da Heinz Beck che, cucina a parte, ama il cinema. In particolare ama il film "Ratatouille" perché secondo lui la storia del topolino Remy è, per molti versi, anche la sua!

29/04/2015, 09:28

La Redazione