MADE IN USA - Interstellar, in viaggio per l'umanità


Il nuovo film di Christofer Nolan al cinema da giovedì scorso. Tre ore circa per un confronto con il Kubrick di 2001 Odissea nello Spazio


MADE IN USA - Interstellar, in viaggio per l'umanità
"Interstellar" con Matthew McConaughey
Siamo sulla terra in un futuro non troppo lontano, il governo degli Stati Uniti è crollato e qua e là ci sono indizi di una guerra globale che ha causato gravi sconvolgimenti climatici e ambientali. In questo scenario inquietante la carenza di cibo ha decimato la popolazione e ha costretto la maggior parte dei superstiti a darsi all’agricoltura. Ora un parassita agricolo denominato la Macchia sta mettendo a serio rischio la sopravvivenza stessa del genere umano.

Christopher Nolan in questo suo "Interstellar", nelle sale dal 6 novembre, si confronta con Stanley Kubrick di "2001 Odissea nello spazio" e Andrej Tarkovskij di "Solaris" per raccontare la corsa contro il tempo di un gruppo di esploratori nel disperato tentativo di preservare l’estinzione degli uomini. “Sono sempre stato incuriosito da come potrebbe essere la nostra futura evoluzione. Se la Terra è un nido, come ci comporteremmo quando arriva il momento di lasciarlo”, ha detto il regista.

Nella scena di apertura, esattamente come in "Solaris", ci troviamo in una fattoria dove il nuovo eroe interstellare, un vedevo (e questo porta a cinque il numero delle mogli morte nei film di Nolan) è Matthew McConaughey. Il premio Oscar di Dallas Buyers Club è costretto a lasciare i propri figli per imbarcarsi su una navicella spaziale che dovrà passare attraverso un ponte spazio temporale, alle spalle del pianeta Saturno, in cerca di una nuova casa per i terrestri.

Sulle note della musica post umana composta da Hans Zimmer, lo stesso de Il cavaliere oscuro e del thriller sull’inconscio "Inception", il nuovo sci fi di Nolan si inserisce nel ricco filone di film contro le pulsioni autodistruttive dell’umanità. Tuttavia il successo dell’operazione si perde tra sdolcinati luoghi comuni sul concetto di mortalità e sull’amore che tutto può, come salvare il mondo e persino scovare buchi neri, quest’ultimo peraltro uno degli argomenti scientifici più controversi e misteriosi.

Così la parte migliore del film rimane uno spettacolare viaggio intergalattico di quasi tre ore, a suo modo originale. E questo rappresenta un merito non trascurabile per "Interstellar" in tempi di remake, sequel e adattamenti vari.

08/11/2014, 12:00

Monica Straniero