Filippo Timi è "Il Candidato" web e tv serie di Ludovico Bessegato
La rassegna dedicata ai nuovi formati cinematografici al MAXXI fa il punto sulla serie televisiva più attesa dell’ultima edizione del Roma Fiction Fest, alla presenza del regista
Ludovico Bessegato, del produttore
Rosario Rinaldo e dell’attrice
Lunetta Savino. “L’Italia sincera” del candidato Piero Zucca è in realtà una versione edulcorata dell’esperienza del regista stesso che si è ritrovato in tempi non proprio recenti a dirigere la campagna mediatica progressista del partito democratico di Walter Veltroni.
Anche in quel caso si trattava di tradurre in immagini quanto un’agenzia di comunicazione ingaggiata per l’occorrenza riteneva più giusto promuovere. L’idea della serie televisiva quindi se pur ispirata al format francese di successo “Henaut president!”, è frutto dei bravi sceneggiatori de la “Buoncostume”, Carlo Bassetti, Fabrizio Luisi, Simone Laudiero, Pier Mauro Tamburini, che hanno saputo tradurre quanto accade ormai da tempo nella vita politica italiana. Del format francese Bessegato ha conservato il linguaggio visivo della telecamera fissa per farne però un film corale, prendendo gli aspetti migliori della serialità web sia a livello produttivo che di contenuto.
“È più difficile fare visualizzazioni con la narrazione che con la parodia - ammette Bessegato ma è una sfida che mi sono imposto già con la serie web “Kubrik una storia porno”: andare all’opposto ripensando alla telecamera fissa con ottiche lunghe, bella fotografia e telecamera non troppo stretta per valorizzare la recitazione degli attori e distinguermi dalla trappola dello spontaneismo sensazionalista del web”. Strizzando l’occhio così anche alla tv generalista. Il produttore Rinaldo, non disdegnando la crossmedialità distributiva, ha proposto perciò la serie alla Rai trovando in
Ninni Andreatta e Francesco Nardella dei validi interlocutori. La serie proposta su Rai 3 a Floris, precedente conduttore di Ballarò, venne però da questi rifiutata. Attualmente l’impegno produttivo ne vedrà la realizzazione di 20 puntate di 7 minuti ciascuna per completare proprio la stagione della nuova edizione di Ballarò e realizzarne poi altrettante di 25 minuti.
A volte la difficoltà è riuscire ad ottenere l’effetto comico con la rapidità dei ritmi produttivi. La professionalità degli attori, rispetto ad una scrittura assolutamente non modificabile, consiste proprio nella precisione della battuta che nel caso di un film corale deve rinunciare alla punteggiatura del controcampo.
Lunetta Savino che, nella serie interpreta il personaggio de il capo comunicazione Bianca De Mojana, dice “lo sforzo è stato quello di non tradire mai ciò che era scritto, su ben 24 pagine di copione per 2 puntate registrate al giorno” con una troupe di gente giovane, anche alla prima esperienza, ma motivata. Per quanto riguarda
Filippo Timi, il regista ha confermato di trovarsi di fronte ad un talento incredibile e selvaggio che con la sua balbuzie incipiente è capace di trasmettere totale empatia con un personaggio come quello di
Piero Zucca, abile a portare in scena un candidato perfetto nel rappresentare il peggio che un Paese potrebbe chiedere.
26/10/2014, 18:43
Maria Di Lauro