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CANNES 67 - Tutto pronto sulla Croisette


CANNES 67 - Tutto pronto sulla Croisette
Cannes 2014: la selezione ufficiale della 67.ma edizione è stata definita “audacieuse” da Thierry Frémaux, délégué général del Festival, in quanto accanto ai monumenti del cinema mondiale (Godard, Loach, Cronenberg, i fratelli Dardenne…) dà più spazio alle “découvertes” e al cinema europeo.
Però sarà arduo superare o almeno eguagliare l’edizione 2013 archiviata come una delle più valide della storia del Festival. Tra le 1800 opere visionate, Thierry Frémaux ha privilegiato le sorprese, le scoperte e i film choccanti. Però, questo lo si potrà dire alla fine dell’edizione ! Ridotta all’osso la presenza statunitense in competizione con un solo titolo The Homesman di Tommy Lee Jones, film western sulla conquista dell’Ovest americano.
Per il cinema anglosassone però, oltre a tre lungometraggi canadesi: Maps to the Stars di David Cronenberg, Mommy di Xavier Dolan e Captive di Atom Egoyan che promettono bene, vi è la presenza di due grandi registi britannici: Mike Leigh e Ken Loach. Il primo con Mister Turner film sulla vita del grande acquarellista J.M.W. Turner e il secondo, con Jimmy’s Hall, biografia dell’attivista irlandese James Gralton e testamento cinematografico del regista di The Wind that skakes the Barley (il vento che accarezza l’erba) Palma d’oro nel 2006.

Il cinema asiatico, quasi scomparso dalla competizione, affida le sue chance a Due finestre di Naomi Kawase. La regista giapponese già premiata al Festival nel 2010. I padroni di casa sono presenti con una valida quaterna di film alla ricerca di premi: Sils Maria d’Olivier Assayas, (ambientato a Zurigo). Il molto già discusso Saint -Laurent di Bertrand Bonello e Adieu au langage che segna il ritorno a Cannes dell’enfant terrible del cinema svizzero e francese sotto bandiera francese , l’ottantatreenne Jean -Luc Godard e The Search di Michel Hazanivicius reso celebre da The Artist.

Il cinema africano fa una riapparizione al Festival con Tombouctou di Abderrhamane Sissako che racconta la travagliata storia della città dei 333 santi. Tra i 18 lungometraggi, per ora in competizione, ve ne sono almeno 4 che senz’altro animeranno la Croisette e creeranno discussioni e polemiche: quello di Godard che parla di un cane, quello dell’argentino Damian Szifron lungometraggio a sketches surrealisti di ben 3 ore e 16 minuti e Sommeil d’hiver del regista turco Nuri Bilge Ceylan anche esso lungo e complesso e poi Leviathan del russo Andrey Zvyagintsev con 2 ore e 20 minuti di proiezione!

La bella sorpresa per il cinema italiano e per quello ticinese è data dalla presenza nell’arena dei grandi del secondo lungometraggio di Alice Rohrwacher con Le meraviglie (coproduzione italo-svizzero-tedesca, Amka Films Productions di Savosa con la partecipazione di RSI e dell’Ufficio federale della Cultura). Il Ritorno della 33.enne regista toscana che, nel 2012, aveva incantato Cannes con Corpo celeste (Quinzaine des Réalisateurs) avviene in un lungometraggio narrativo in parte autobiografico. La storia si svolge negli anni ’90 nella campagna maremmana e ha al centro la figura di Gelsomina, È una lettera d’amore della figlia al padre.

Accanto ad Alice Rohrwacher, come porta bandiera del cinema italiano, vi è anche Asia Argento nella prestigiosa sezione Un Certain Regard con Incompresa. La figlia di Dario Argento è conosciuta sulla Croisette dove fu giurata qualche anno fa. Il suo personalissimo lungometraggio era tra i titoli preannunciati da tempo: protagonista di questo dramma certamente anticonvenzionale è Charlotte Gainsbourg, anch’ella idolo di Cannes dove già vinse come miglior attrice per Antichrist di Lars Von Trier.

La 67.ma edizione si inaugura mercoledì 14 maggio con Grace de Monaco d’Olivier Dahan ( film fuori concorso) che ha come protagonista Nicole Kidman una delle grandi star dell’edizione 2014, nel personaggio di Grace Kelly attrice statunitense e principessa di Monaco, affiancata da Tim Roth nelle vesti del Principe Ranieri.

22/04/2014, 08:22

Martine Cristofoli