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BIF&ST 5 - I cortometraggi di Arcipelago/ConCorto


BIF&ST 5 - I cortometraggi di Arcipelago/ConCorto
I cortometraggi in concorso al BIF&ST 2014 – che saranno valutati da una giuria composta da 30 spettatori presieduta dal produttore Nicola Giuliano ("La Grande Bellezza") - sono in totale sedici, a cui vanno aggiunti altri sei presentati fuori concorso. Per la competizione sono stati selezionati dal direttore di Arcipelago Stefano Martina, con la collaborazione di Giuliana La Volpe, sei documentari e due film di animazione.
La presenza dei documentari all’interno del concorso testimonia l’importanza che questi film stanno assumendo nel contesto generale della produzione cinematografica italiana. Una seconda tendenza che emerge dalla selezione è una sempre più evidente “esterofilia” dei nostri giovani cineasti: ben tre corti sono infatti prodotti all’estero e un quarto è una coproduzione italo-indiana.

Questi i cortometaggi in concorso:

- "NIENTE" di Alessandro Porzio: Una famiglia italiana d’oggi. Un padre rivenditore d'auto in piena crisi, una semplice madre e un’unica figlia, Elena, che ha vent’anni. Il regista – unico pugliese della selezione – ha avuto la menzione speciale al Bif&st 2013 con Rumore bianco.

- "DERIVA N. 3" di Luca Berardi: Un viaggio fotografico nelle colline e nelle campagne romagnole, seguendo la rotta dei tralicci dell’alta tensione.

- "MI CHIAMO FRANCO E MI PIACE IL CIOCCOLATO FONDENTE di Silvia De Gennaro: La regista immagina un mondo dove tutto si confonde in un’informe identità globale formata dai social network e un protagonista che decide di scollegarsi dalla rete per ritrovare se stesso.

- "ANOTHER LAND" di Giulio Latini. La crisi vista attraverso gli occhi di una bambina, in compagnia dei fantasmi del passato raccontati nel capolavoro di John Ford, “Furore”, ambientato durante la Grande Depressione del 29.

- "GLI URANIANI" di Gianni Gatti: Una storia tragicamente contemporanea eppure accaduta in tempi lontani, raccontata con lo stile e i mezzi di allora. Non un divertissement nostalgico o un esercizio di stile, ma un cortocircuito poetico/politico tra negazione e accettazione dell’omosessualità.
Con Pippo Delbono e Sandra Ceccarelli.

- "ZIMA" di Cristina Picchi: L’affresco di una stagione, un viaggio attraverso la Russia del nord e la Siberia, attraverso i sentimenti ed i pensieri delle persone costrette a fare i conti con uno dei climi più impietosi al mondo. Documentario vincitore del Pardino d’Argento a Locarno nel 2013, menzione speciale al Festival International du Court Mètrage di Clermont Ferrand 2014 e candidato agli EFA Awards.

- "MURA" di Ben Pace: Nino è un boss latitante che vive in una piccola mansarda. Una famiglia, in cerca di una casa, occupa l’appartamento che comunica con il nascondiglio del boss, senza sapere di avere un coinquilino.

- "COINCIDENZE" di Paola Luciani e Fabio Testa: Un incontro favorito dalle ombre che si muovono ad un ritmo diverso da quello dei due protagonisti.

- "STARVING" di Mike De Caro: Insolito Zombie Splatter con un trader di Wall Street come protagonista.

- "ROSA" di Cristina Ferraiuolo: In un centro di terapia psicomotoria a Napoli, Raffaella, terapeuta infantile, incontra Rosa, una bambina affetta da autismo.

- "TANABATA" di Riccardo Bolo: Nella parte più remota di una casa fatiscente una creatura fatta di carta dorme accoccolata in una vasca da bagno vuota. Da dietro alla porta, lontano, un rumore metallico fa presagire che ci sia qualcuno nel buio. Saggio di diploma del primo corso della scuola di cinema “G.M. Volontè”.

- "AMERICA" di Alessandro Stevanon: Una vita immaginata a far correre i nani, fatta di castelli in aria e amorevoli gesti terreni, vissuta in un altro cortile, un altro mondo, ad un passo dall’eternità.

- "CAMBIAMENTI" di Giuliano Capozzi: Michele è un giovane avvocato al servizio della criminalità organizzata. Viene convocato dal boss della zona per un incontro privato che ha come argomento l'assassinio di suo fratello.

- "ATTI E SCENE IN LUOGO PUBBLICO" di Giuseppe Tumino: La morte del centro storico di una città raccontata attraverso le immagini, i suoni, le storie, raccolti dai giovani allievi di un laboratorio audiovisivo.

- "LA GITA" di Giampiero Bazzu: Andrea e suo zio Giuliano viaggiano in macchina verso un passato che irromperà violento nelle loro vite. Corto tratto dalla graphic novel di Gipi “Gli innocenti”.

- "NALEENA" di Luigi Storto: Naleena è una transgender indiana e secondo la cultura del suo paese appartiene al “terzo sesso”, né uomo né donna. Anticamente considerate sacre, oggi le Hijras vivono come reiette, e per sopravvivere sono costrette a mendicare e a prostituirsi.

Questa la lista ei cortometraggi fuori concorso:

- "reCuiem" di Valentina Carnelutti (vincitore di Italiana.Corti al Torino Film Festival 2013) con Teresa Saponangelo. Quando Leo e la sua sorellina Annetta si svegliano, la loro mamma è nel suo letto che dorme.
O è morta? Leo e Annetta trascorrono da soli la giornata. Fanno colazione, confusione, giocano. Aspettano, provano la loro vita senza la mamma. Fino all’arrivo di Gabriele, fino all’arrivo della nonna. Fino a quando con gli adulti e le parole, l’ambiguità si scioglie e ciascuno a modo suo va incontro alla sera.

- "A TROPICAL SUNDAY" di Fabián Ribezzo: Maputo, Mozambico. Lisa, Babu, Gito e Nuno sono bambini di strada. Trascorrono la domenica al Luna Park cittadino cercando l’opportunità di fare un giro sulle giostre.

- "MARGERITA" di Alessandro Grande: Efrem, giovane rom e abile borseggiatore, affronta il suo primo furto in appartamento. Un’esperienza che gli cambierà la vita.

- "ANNA" di Diego Scano e Luca Zambolin: Anna lavora come inserviente in un albergo di una località termale. Ha evidenti problemi a relazionarsi con le persone e da molti anni sembra che la convinzione della solitudine abbia prevalso nella sua personalità, chiudendosi sempre più in un mondo impenetrabile ma equilibrato. Questa stabilità viene interrotta da un cambio di mansione che costringe Anna a rapportarsi con persone sconosciute.

- "LA TESTA TRA LE NUVOLE" di Roberto Catani: Il sogno ad occhi aperti di un bambino, durante una lezione scolastica, viene interrotto bruscamente dal maestro. “L’educatore” adulto minaccia di recidere un orecchio al suo piccolo studente per “stimolarne” la concentrazione e impedirne ulteriori fughe nell’immaginazione.

- "L’IMPRESA" di Davide Labanti: La storia di un uomo e dei suoi dipendenti per salvare il lavoro di una vita: la loro impresa.

16/03/2014, 14:59