A PROPOSITO DI DAVIS - Il folk secondo i Coen


È in sala da giovedì, distribuito da Lucky Red, il nuovo capolavoro dei fratelli Coen con Oscar Isaac e Justin Timberlake. Candidato a due Oscar


A PROPOSITO DI DAVIS - Il folk secondo i Coen
Che "A proposito di Davis" sia un film dei fratelli Coen, lo riconosci sin da subito: dalla scazzottata iniziale nel vicolo dietro il Gerde's Folk Music e dal quel felino pedinato dalla macchina da presa nel suo procedere imperiale e sinuoso, da vera star del cinema.

Aggiungi poi il protagonista perdente, ma divertente, una miriade di personaggi secondari, che, con i loro stili di vita e le loro nevrosi, diventano vere e proprie macchiette, come la vecchia segretaria che batte a macchina, il discografico che ama andare ai funerali o la cantante folk con il vestito a quadri. E poi ancora le battute al vetriolo, esaltate da controcampi e primi piani, e l'immancabile panorama nevoso e gelido della provincia americana: i topoi visivi del cinema dei Coen.

Tratto da "The Mayor of MacDougal Street", libro-biografia del musicista folk Dave Van Ronk, "A proposito di Davis", inevitabile Grand Prix al Festival di Cannes, è un film memorabile: stilisticamente perfetto con una performance iniziale da grande cinema.

Un racconto circolare e chiasmico, suggellato da un flashback finale, che mostra gli insuccessi e le vicende epiche, esilaranti e ciniche, di un giovane musicista folk, vissuto nella fredda e gelida New York, prima dell'esordio di Bob Dylan.

Llewyn Davis, interpretato da Oscar Isaac, è il tipico perdente-divertente dei fratelli Coen: l'emblema di una provincia americana che non molla e non smette di inseguire il sogno americano. Ma in quella società per lui non c'è spazio: non c'è posto nella scena musicale del folk revival della fine degli anni Cinquanta, prima dell'avvento del Menestrello, non c'è applauso nel Gerde's Folk City, che gli preferisce il duo Jim e Jean e, anche, la signora della provincia americana, una Joan Baez suora.

Davis non canterà mai "The Tambourine Man", ma le sue melodie, sofisticate e profonde, sapranno toccare comunque i lati più intimi e reconditi e mostreranno le sue angosce e delusioni, come la performance "Hang Me, Oh Hang Me", che apre e chiude il film.

"A proposito di Davis" è un altro film dei fratelli Coen a sfondo musicale, come "Fratello, dove sei?", realizzato in collaborazione con T Bone Burnett, ma fortemente legato ai personaggi di "Fargo", "Il grande Lebowksi" e "A serious man": eroi che la società ha definito "perdenti

08/02/2014, 09:00

Alessandra Alfonsi