Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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Note di regia di "Muro Basso"


Note di regia di
Il film è cambiato. Il film è cresciuto.
Siamo tornati un anno dopo negli stessi luoghi e li abbiamo trovati ancora pronti ad accoglierci. Abbiamo dormito anche noi nella villa vuota, e questa volta da soli, tra un'estate che finiva e quell'autostrada che non finiva mai per arrivare in Salento.

Se la sospensione è ancora il carico principale del film, vi si trova anche altro. C'è il sud. E non è tanto un sud italiano, quanto un sud della civiltà, dove non è il denaro o l'urbanizzazione ad incalzare. Forse incalza lo sfruttamento. E’ un sud mentale, lontanissimo, e quando ci arrivi non puoi negare di aver oltrepassato un confine praticamente invisibile. Saranno i confini dei regni precedenti, o qualcosa di inspiegabile, di ingovernabile, che probabilmente ha lo stesso valore a New York o a Sao Paulo.

Muro Basso è il luogo dove associamo per la prima volta il concetto di Decrescita ai Beni Confiscati.
Crediamo di vedere in questo una rivoluzione, lenta forse, ma possibile.

Enrico Masi

Consideriamo la Decrescita come insieme di pratiche quotidiane, in una società della crescita in cui non c'è più crescita.
Ci avviciniamo a questa attitudine alla rivoluzione con le mani di chi goffamente brandisce una zappa, si accanisce contro una siepe, o “scende dal nord apposta”.

Attraversiamo l'Italia da nord a sud e troviamo spazi il cui abbandono diventa un rischio, spazi meravigliosi che raccontano una tremenda bellezza, l'isolamento italiano, che svisceriamo con il confronto dialettico.
Immaginiamo, alla maniera di Tretti, un dialogo tra un vecchio mafioso in carcere e un grande giornalista al fianco di un giovane attivista del sud; tra un sopravvissuto ad un attentato della 'ndrangheta, la figlia di un dirigente statale freddato in casa e un Papa di venti anni prima, tra uno spazio liberato e uno obbligato.

Incontriamo le persone che si sporcano le mani per creare un'economia pulita. Dialogano le icone del mondo dell'antimafia e quello della formazione, attraverso la musica e il cinema come lingua universale, per uno strumento di ricerca e discussione.

Muro Basso è il testimone di un'eccellenza tutta italiana che da una profonda lacerazione riesce a far emergere una proposta di sviluppo possibile.

Stefano Migliore