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L'AngOlO StrAnieRo - "Dietro i Candelabri"


Girato tra Los Angeles, Palm Springs e Las Vegas, il film di Steven Soderbergh, fonde finzione e realtà. Con Michael Douglas e Matt Damon


L'AngOlO StrAnieRo -
Molte delle location, dei costumi e degli oggetti di scena sono infatti realmente appartenuti a Wladzui 'Walter' Valentino Liberace , il protagonista del film, pianista virtuoso, intrattenitore stravagante e figura appariscente sia sul palcoscenico che in televisione, interpretato da Michael Douglas.

Ispirato al libro di memorie di Scott Thorson, il motore del film è il tumultuoso rapporto d’amore, durato cinque anni, tra il giovane Scott, Matt Damon, e il pianista, di 40 anni più vecchio, che a quei tempi era una vera e propria celebrità dello show business americano per il suo modo di suonare il pianoforte avvolto in abiti sgargianti, giacche ingioiellate, cappe di piume, pellicce, e per il candelabro che sempre posizionava sulla coda del piano durante le sue esibizioni.

Che Soderbergh sia un regista poliedrico non ci sono dubbi. Capace di passare dal puro divertissement, come con la trilogia Oceans’, al cinema di impegno, Traffic, Erin Brokovich, fino ad Effetti Collaterali, questa volta mette in scena l’America bigotta e ipocrita degli anni settanta, a cui non importava nulla di sapere cosa si celava “dietro le luci del palcoscenico”. Con approccio dolcemente documentaristico, Soderbergh punta dritto alla solitudine di Liberace, un uomo carismatico ed eccentrico che sceglie comunque di vivere “dietro un muro di menzogne” e non rivelare mai la sua omosessualità per paura di perdere il suo pubblico. E alla dipendenza affettiva di Thorson che sarà disposto a fare qualsiasi cosa per il suo amante, datore di lavoro, padre e madre che non ha mai avuto.

Un film che si muove in costante equilibrio tra dramma esistenziale e bizzarra commedia, dove tra lusso, eccessi, glamour, kitsch e momenti di tenerezza tra le lenzuola, è impossibile ignorare le imprevedibili interpretazioni dei due protagonisti, in particolare quella di Michael Douglas negli sfarzosi panni di Liberace. Di chi ha incarnato per primo l’idea di blinge, dell’ostentazione più sfrenata. “Nessuno a quei tempi si vestiva come lui, coloro che lo hanno seguito, da Elvis ad Elton John, da Cher a Madonna, fino a Lady Gaga sono solo degli imitatori”, ha dichiarato Soderbergh.

12/12/2013, 17:43

Monica Straniero