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WESHORT - "Portiamo i corti da Oscar in sala"


WESHORT -
Dal 6 all'8 maggio Weshort porta i dieci corti nominati agli Oscar 2024 nelle categorie fiction e animazione in 300 sale in tutta Italia, in lingua originale. Una scelta importante, che prosegue il lavoro in streaming di Weshort.com e cerca un nuovo pubblico per il cortometraggio.

"La nostra mission - spiega Alessandro Loprieno, Founder & CEO di Weshort - è quella di portare il cinema breve nella vita delle persone, aumentare l'accessibilità ai corti è parte fondante del nostro lavoro. Siamo partiti con lo streaming e ora arriviamo alla sala, ora il grande pubblico può scoprire un nuovo prodotto. Piattaforme e cinema fisici non sono nemici, devono dialogare".

"Vogliamo far scoprire la bellezza del corto, che soffre troppo spesso di pregiudizi. Noi sappiamo bene quanto valore possano avere e allora puntiamo su una specie di rebranding della parola corto, ci prendiamo il rischio di 'hackerare' questa percezione sbagliata e partiamo dai corti nominati agli Oscar quest'anno".

Al cinema si vedranno i cinque corti della categoria animazione (LETTER TO A PIG Tal Kantor, NINETY-FIVE SENSES Jerusha e Jared Hess, OUR UNIFORM Yegane Moghaddam, PACHYDERME Stephanie Clement, WAR IS OVER! INSPIRED BY THE MUSIC OF JOHN & YOKO Dave Mullins) e i cinque di fiction (THE AFTER Misan Harriman, INVINCIBLE Vincent-Rene Lortie, KNIGHT OF FORTUNE Lasse Lyskjær Noer,
RED, WHITE AND BLUE Nazrin Choudhury, THE WONDERFUL STORY OF HENRY SUGAR Wes Anderson)-

"Ci sono tanti lavori perfetti per soddisfare il palato degli appassionati di cinema, del resto negli ultimi tempi non solo Wes Anderson, ma altri grandi autori si sono dedicati al corto, come Pedro Almodovar. E' un mondo che comunica con un codice diverso, basta farlo conoscere".

Lo scorso anno venne fatto un primo test portando in sala il corto premio Oscar "An irish goodbye": "Abbiamo avuto oltre 4.000 persone paganti per vederlo su grande schermo, siamo emozionati ed entusiasti del risultato. Ma anche i risultati dei nostri corti sul portale Frecce di Trenitalia, che di certo non è solo per cinefili, ci dicono che un pubblico esiste, bisogna solo fargli sapere che i corti esistono e farglieli vedere. Vogliamo che il corto diventi mainstream, ogni giorno ci diamo da fare per questo".

In tutto ciò, lo scorso anno in nomination c'era anche un corto italiano - "Le Pupille" di Alice Rohrwacher - mentre quest'anno nessuno.

"Quella candidatura è stata importante, ma i nostri corti vanno regolarmente anche nei festival internazionali più significativi, la qualità della produzione è migliorata tanto, si sta internazionalizzando. Vedo ottime prospettive, e credo che sapere che c'è una piattaforma dedicata come la nostra sia utile e aiuti i produttori a investire più tranquillamente. Li invito a osare, andare fuori dagli schemi, il corto te lo permette".

01/01/2050

Carlo Griseri