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L'ULTIMA FOGLIA - Al Riff, la storia di una coppia in crisi


Primo film italiano in Concorso al Riff, questo di Leonardo Frosina, prova a scendere nell'intimo di una coppia come tante. Girato a Roma, mostra una città facile da criticare ma difficile da abbandonare. Nel cast Fabrizio Ferracane, Giorgia Cardaci, Kristina Cepraga, Alfio Sorbello, Cristina Puccinelli e la partecipazione di Ninni Bruschetta.


L'ULTIMA FOGLIA - Al Riff, la storia di una coppia in crisi
Alfio Sorbello e Fabrizio Ferracane, "L'ultima Foglia"
Il Riff rimane un'avventura per pochi; cast, troupe, genitori e fratelli dei registi, cugini delle attrici con fidanzate al seguito, sorelle, cognati e amici di vecchia e nuova data. Per chi va lì per lavoro è una battaglia persa in partenza. Ma è colpa mia, lo so, ogni anno è così e io continuo a cascarci. Ma continuo anche a chiedermi perché se un film è annunciato alle 22,30, debba cominciare alle 23,40...

Comunque, al termine della giornata di apertura, il primo film italiano in concorso, "L'Ultima Foglia" di Leonardo Frosina.

Abbastanza sintetico e tagliato con il giusto ritmo L'ultima foglia procede su un'unica lunga rotaia, senza troppe sottostorie e pochissimi personaggi. In una Roma vuota e livida, le scene si susseguono lente, come una storia d'amore in crisi tra persone troppo civili, ma sempre con un'inquadratura in più che aggiunge poco al racconto.

I personaggi si girano intorno senza spessore, figure passive in bianco e nero che parlano molto e dicono poco, finendo per essere solo legati al proprio problema interiore e mostrando così un'unica espressione e un un'unico stato d'animo per l'intero corso del film.

Dai nuovi autori vorremmo aspettarci fuochi d'artificio di storie, personaggi, situazioni, luoghi. Invece, malgrado il suo non abbia nulla da invidiare a molti film cosiddetti "di cassetta", Leonardo Frosina stenta a stupirci, forse troppo attento alla tecnica e alla tecnologia e meno allo ricerca e all'esperimento. Il regista siciliano mette in scena la crisi di un rapporto di coppia con stile, narrazione e linguaggio un po' datati, mettendo a rischio il contenuto per privilegiare l'estetica.

La tecnica c'è ma come spesso accade nelle opere prime, traspare la poca collaborazione, l'unicità della guida e delle scelte, lo scarso confronto critico che un singolo, rispetto a un gruppo, riesce ad apportare alla riuscita della sceneggiatura prima e dell'intera produzione poi.
"L'Ultima foglia", realizzato con il supporto della Regione Lazio, è un prodotto professionale che potrà essere usato come base per progetti nuovi e più condivisi.

06/04/2013, 09:00

Stefano Amadio