Note di regia di "Waves"
La barca č uno spazio ridotto al minimo, un rifugio galleggiante in cui un equipaggio č costretto a convivere. Al di fuori, il mare, lo spazio incommensurabile. Ma il punto non č lo spazio, č il tempo. Il tempo per mare si dilata, si sfrangia, si ha come limpressione che non sia pių controllabile. La barca č dunque una condizione limite dove lo spazio determina il tempo, cambiando gli uomini ed i loro progetti. Il film intende rendere tutto ciō spettacolo, come se la barca fosse una scena, anzi la scena perfetta, da cui non si puō uscire. Il mio scopo era quello di realizzare un noir particolare, che sostituisse alle atmosfere cupe e claustrofobiche dei noir classici lo spazio infinto e il chiarore abbacinante del sole. Stevenson, Conrad, Melville, e Polanski sono riusciti a fare questo e a loro mi sono ispirato. Il mare dunque come metafora esistenziale ma anche come grande amore personale che come tale racchiude un mistero.
Corrado Sassi