L'idea di cinema di
Fausto Brizzi, stavolta, non si evince esclusivamente dal suo film. In testa a "
Com'è bello far l'amore", l'autore mette un cappello introduttivo (divertente), facendo partire addirittura dai
fratelli Lumiere l'origine dell'accoppiata sesso e cinema. Il mitico treno che arriva in stazione (in ritardo perché proveniente dall'Italia) è solo un ripiego per evitare che la prima scelta, una giovane che fa il bagno nuda, porti a una denuncia per oscenità.
Ed è proprio il sesso, il tema di questo nuovo film di
Brizzi; un tema già visto, ingrediente di quasi tutte le commedie ma che qui sale (o scende...) di un'ottava. Oltre a
Fabio De Luigi,
Claudia Gerini,
Filippo Timi,
Giorgia Wurth che si muovono a loro agio tra equivoci e doppi sensi, sembra di essere tornati alle sexy comedy degli anni 70. Un po' di seno, qualche sedere, situazioni esplicite tra il vedo e non vedo; insomma, le armi in più di questo film per sbancare il botteghino, saranno quelle inquadrature, certamente non oscene, ma tanto esplicite da attirare in sala anche i più pigri.
Le cose vanno bene alla coppia
De Luigi-Gerini, fin quando non arriva in casa un vecchio amico di lei, diventato porno-divo e dunque "professore" di sesso, l'unico aspetto che non funziona nella coppia. Come detto, equivoci, doppi sensi, situazioni imbarazzanti, divertenti sì, ma già viste e aromatizzate da quella che negli anni 70 era una macchia per ogni regista: il nudo commerciale e non artistico. Di sicuro, molto meno si è visto delle varie
Gloria Guida,
Edwige Fenech o
Annamaria Rizzoli; ma tant'è, quelli erano "B movie", questa è commedia di qualità.
Per il resto il film strappa sicuramente le sue risate e conferma le doti degli sceneggiatori nei meccanismi della storia e nella qualità dei dialoghi, con Fausto Brizzi che non smentisce le sue capacità di realizzare un tipo di cinema divertente, senza pretese e che riesce ad avere un ottimo ritorno commerciale.
P.S. Il film è in 3D.
06/02/2012, 15:01
Stefano Amadio