La basilica di San Lorenzo
Il quartiere romano di
San Lorenzo sarebbe stato risparmiato dal bombardamento del 1943 se i romani avessero pregato? A chi prega è risparmiata una morte prematura? Nella Roma dai colori rinascimentali, dove dal 1500 le suore di un monastero di clausura pregano,
Gianluca Greco, regista del documentario "
Casco in volo", si chiede e chiede il ruolo della fede di fronte ad eventi luttuosi.
Gli intervistati sono gente comune del popolo: un edicolante romano, un professore catanese agnostico, un anziano di San Lorenzo, un atleta e Pino Pelosi, che pasolinianamente intona una canzone religiosa e ricorda il passato da chierichetto. Le loro risposte sono divergenti: più di preghiere oggi si parla di richieste, la fede è diventata devozione ai luoghi della tradizione romana come il Divino Amore, si continua a credere e a pregare dopo ventisei anni di carcere, due tumori e la morte dei genitori.
Prodotto da
Roberto Gambacorta, è il primo tassello di un progetto che il regista e il produttore stanno completando. In programma ad
Off Doc della sezione
L’Altro Cinema | Extra, in modo semplice e profondo, racconta, attualizzandolo, una tema secolare e affrontato da teologi e filosofi: la preghiera e la fede nella vita di tutti i giorni e la sua evoluzione di fronte alle innovazioni, oramai tecnologiche.
Le prime sequenze mostrano, con i colori leggermente opachi che riecheggiano l’arte rinascimentale, il classico ritratto della Roma religiosa delle basiliche, dei gatti, dell’accattonaggio per poi svelare prevalentemente quella insolita delle suore e dei quattro luoghi di preghiera, alcuni luttuosi altri ironici: l’incrocio tra via Nomentana e via Regina Margherita, la moschea musulmana al Pigneto, i clicini e le zone ZTL.
Un film eloquente, che non ha avuto bisogno di ulteriori spiegazioni e precisazioni da parte degli autori ed è per questo riuscito meritando, nel giorno festivo di Ognissanti, la sala piena della Casa del Cinema.
02/11/2011, 16:50
Alessandra Alfonsi