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VENEZIA 2011: "Quando la Notte" non diventa mattina


Il film in Concorso di Cristina Comencini parla della difficoltà, ma di più della voglia, di essere madre. Un incontro tra due persone difficili che riescono a trovarsi brevemente solo nel finale. Prodotto da Cattleya con Raicinema e il finanziamento di FIP e Piemonte Film Commission. Uscita prevista da 01 Distribution il 28 ottobre


VENEZIA 2011:
Claudia Pandolfi e Filippo Timi
Delusione dal secondo film italiano in concorso. "Quando la Notte" di Cristina Comencini è un film che corre su un'unica rotaia e che, anche se comincia (inspiegabilmente) dal pre-finale, non presenta alcuna traccia di sotto storia. Tutto ruota intorno ai due personaggi interpretati da Claudia Pandolfi e Filippo Timi, due figure tagliate con l'accetta e mono espressive dall'inizio alla fine. Tutto il resto esiste solo per spiegare il carattere e la situazione dei due che, dal primo sguardo, si capisce finiranno a letto (in un inutile finale).

Pandolfi non all'altezza di un ruolo complesso ma privo di svolte, alle prese con la difficoltà di essere madre e il solito bambino maltrattato, tema che torna alla Mostra dopo una settimana di pausa dedicata agli immigrati.
Timi, abbandonato insieme ai fratelli dalla madre all'età di 10 anni, è burbero, scontroso, forse violento, ma anche per lui il personaggio riserva poche sorprese su cui mostrare la propria abilità.

Il meraviglioso Monte Rosa, tanto esaltato nella presentazione del film, è solo uno sfondo opaco e i grandi spazi diventano piccoli e inutili alle spalle dei discorsi e delle inquadrature intime e personali.

Il fiume in piena del pathos esonda involontariamente nel comico, suscitando le risate del pubblico in diverse occasioni.

Per Cristina Comencini la difficoltà di fare la madre e di essere madre è un problema. Evidentemente di difficile soluzione. "Quando la Notte", tratto da un suo romanzo, è un'ottima vetrina per affrontarlo.

Ma si spera che il cinema sia in grado di dare anche qualcosa che vada oltre i problemi da risolvere. Un film in Concorso, accanto a "Ides of March" di George Clooney, "Carnage" di Roman Polanski o "A Dangerous Method" di David Cronenberg, che non fa, a malincuore, fare una bella figura al nostro cinema.

07/09/2011, 12:14

Stefano Amadio