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Festival di Locarno 2011: "Vol Spècial", il
problema, ormai globale, dei migranti


Come tratta la Svizzera i migranti? E l'Europa, cosa fa? Un film di denuncia che farà discutere


Festival di Locarno 2011:
Vol Spècial” di Fernand Melgar è un film di denuncia che farà molto parlare e discutere, e non solo in Svizzera.

Presentato nel concorso internazionale, prende spunto da un tragico fatto di cronaca: la morte - non ben chiarita - di un extra-comunitario migrante africano durante l’imbarco per il rientro forzato nel suo paese. La sua morte è il pretesto per mostrare il calvario dei migranti, “trattenuti” nei centri accoglienza in attesa dell’espulsione.

L’occhio della macchina da presa si focalizza sul lento calvario di Frambois nel centro di detenzione amministrativa (che si potrebbe anche chiamare prigione - pur se dotata di tutti i confort), così come su quello dei migranti extra-comunitari in attesa di lasciare definitivamente il territorio svizzero. La loro unica colpa è di aver richiesto l’asilo, e che la loro richiesta sia stata respinta.

Agghiacciante la vicenda di queste persone che, pur lavorando e pagando le tasse in Svizzera si vedono costretti a ripartire, senza neanche preavviso: la reclusione può addirittura estendersi fino a 24 mesi e l’esecuzione per l'espatrio è immediata.

Da un lato si notano i sorveglianti mossi da sensibilità umana ma fermi nel far funzionare la legge, dall’altro gente allo stremo, sfinita dalla paura e dallo stress.

E’ triste vedere che accadono queste cose e, ci tengo a precisare, sicuramente non solo in Svizzera. E' un problema che coinvolge tutta l’Europa e che, tra proclami, slogan e sentenze, non ha ancora trovato una soluzione di buonsenso chiara ed univoca che rispetti la dignità umana di tutti gli abitanti di questa terra.

05/08/2011, 22:47

Luca Corbellini