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"Left by the Ship": la storia degli "amerasiatici" di Subotic Bay


Subotic Bay, Filippine, la più grande base navale statunitense fuori dai confini degli USA. Qui vivono 50.000 "amerasiatici", frutto di relazioni tra i soldati americani e le donne locali, che erano costrette a prostituirsi per vivere. Questa etnia vive oggi emarginata dall'intera società, a cuasa della loro diversità somatica e perchè frutto di relazioni con uomini occidentali. Questa è la storia tratta in "Left by the Ship" di Emma Rossi Landi ed Alberto Vendemmiati, presentato in anteprima al Cinema Odeon di Firenze nel concorso lungometraggi della 51° edizione del Festival dei Popoli.

I due registi hanno seguito per due anni, condensati in 80 minuti cinematografici, la vita di quattro "amerasiatici": Robert, alla ricerca del padre nataurale; Charlene, che cerca conferme nel suo aspetto; JR, implicato in vicende criminali; e Margarita, che abbandona la strada per un centro di assistenza. Tutti i protagonisti si trovano davanti ad una vita fatta di emarginazione, una vita in cui il passato diventa un peso nelle scelte future. Da questo panorama di storie difficile, emerge un tematica molto più ampia e compless, una riflessione su come alcune logiche politico-economico-sociali riescono a modificare la vita delle singole persone, in questo caso in particolare fino all'emarginazione sociale.

"Left by the Ship"è una coproduzione italo/statunitense/finlandese, che vede conivolte la VisitorQ, Rai Cinema e la ITVS International.

19/11/2010, 17:07

Simone Pinchiorri