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I vincitori della 4ª edizione del Visioni
Fuori Raccordo Film Festival


I vincitori della 4ª edizione del Visioni Fuori Raccordo Film Festival
Si è conclusa domenica 14 novembre 2010, a seguito di quattro giorni di proiezioni e incontri che hanno registrato una grande partecipazione di pubblico, la 4ª edizione del Visioni Fuori Raccordo Film Festival.
Come già annunciato a partire da oggi, 15 novembre, sarà online, sul sito ufficiale del festival, la riunione finale della Giuria, durante la quale sono stati indicati i vincitori e le motivazioni che hanno portato a sceglierli rispetto agli altri film in concorso.

Per la sezione ConcorsoDOC è stato premiato come miglior documentario il film di Rossella Piccinno "Hanna e Violka", “Per aver avuto il coraggio di raccontare con estrema sensibilità e responsabilità etica il complesso mondo di relazioni umane e culturali che si cela attorno al lavoro delle badanti straniere in Italia, declinandolo in una narrazione familiare e al femminile”.

Per la sezione ConcorsoCORTO il premio per la migliore opera è stato assegnato al cortometraggio "La Currybonara" di Ezio Maisto, “Per aver offerto con le forme dell’ironia e dell’esercizio stilistico un surreale e divertente “western di periferia”, dove l’integrazione culturale si consolida in un inaspettato incontro umano e generazionale.”

La Menzione “Memoria” è stata assegnata al film di Giovanni Cioni "In Purgatorio", “Per aver recuperato una memoria storica e antropologica della Napoli di ieri e di oggi, elevando il culto delle anime del Purgatorio a metafora di una periferia umana, che affonda la sua essenza e le sue credenze in una dimensione antica, ritualistica e arcaica.”

Mentre la Menzione “Migranti” è andata al documentario "Nìguri" di Antonio Martino, “Per essersi confrontato con una problematica scottante e attuale come quella dei campi d’accoglienza di migranti in Italia con spirito critico e problematico, eleggendo il piccolo paesino calabrese di S. Anna a specchio di un’Italia in trasformazione, scissa tra un passato di migrazioni vissute sulla propria pelle e un futuro multietnico ancora conflittuale.”

15/11/2010, 15:52