Chi l’avrebbe mai detto che dietro alla nascita di Facebook, fenomeno virale della rete, divenuto nel giro di pochi anni una realtà speculare alla vita reale e capace di dare “nuova linfa” a termini come “amicizia”, si è sempre celata una delusione sentimentale? Il segreto è svelato in “
The Social Network”, ultima fatica del regista americano
David Fincher, tratto dal romanzo di
Ben Mezrich “
Miliardari per Caso” e presentato fra gli Eventi Speciali della 5° edizione del
Festival Internazionale del Film di Roma.
Il film narra la parabola ascendente che ha portato l’allora diciannovenne nerd Mark Zuckeberg a diventare il giovane più ricco del mondo, dando vita a ciò che viene già considerato il più grande successo del XXI secolo. Per dar vita al personaggio di Mark, giovane alle prese con un cervello eccellente e un carattere cupo e solitario, il regista ha scelto <
Jesse Eisenberg, che del “papà di Facebook” si è fatto una sua idea: "
I ragazzi di tutto il mondo lo vedono come un eroe. Io credo sia un grande leader che ha preferito distruggere i rapporti umani, nel campo sentimentale e dell’amicizia, per sviluppare e promuovere la sua azienda, ma che nonostante i grandi risultati raggiunti continua a sentirsi solo". La simbiosi con Zuckeberg è frutto di un inusuale metodo di lavorazione che Fincher pretende di instaurare con il proprio cast: "
In genere ti trovi a prepararti fuori dal set per molto tempo, per una scena che girerai al massimo due o tre volte. David è stato capace di farci provare la stessa scena per duecento volte e in due ore sul set hai tempo per entrare totalmente nella psicologia del personaggio. Per me è stato fondamentale, perché mi ha permesso di giocare a cavallo della dimensione di superiorità mentale e al tempo stesso di insicurezza, i due lati più evidenti del protagonista".
Il film, nelle sale italiane dal prossimo 12 novembre, è molto piaciuto allo stesso Zuckeberg, che in occasione della prima americana, ha noleggiato interamente una sala cinematografica e ha offerto una proiezione gratuita ai suoi dipendenti.
02/11/2010, 09:58
Antonio Capellupo