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I vincitori del Premio "L'Anello Debole" 2009


I vincitori del Premio
"Turchi. Storie di elicotteri e barche a Lampedusa" di Marzia Coronati e Elise Melot (Amisnet) e "L’Italia dei nuovi poveri" di Danilo Giannese (Radio 1 Rai); "Victor Victoria" di Maria Anna Fiocchi (7 Gold) e "Aspettando domani. Storia di Riccardo e Salvo" di Alessio Lasta (Telelombardia); "Libri d’evasione" di Lorenzo Tozzi; "Colors" di Gianni Del Corral (Emotion Film). Questi i vincitori dell’edizione 2009 del Premio “L’Anello Debole”, rispettivamente per le categorie Radio, Tv, Cortometraggi della realtŕ, Cortometraggi di fiction. Per la giuria, presieduta da Giancarlo Santalmassi e composta da don Vinicio Albanesi, Daniela De Robert, Pino Corrias, Andrea Pellizzari e Daniele Segre, la scelta non č stata facile. Molte le opere di altissima qualitŕ presentate quest’anno sia a livello tecnico che per l’intensitŕ dei contenuti.

La sezione Radio ha visto l’assegnazione di due primi premi, che vanno ex-aequo a “Turchi. Storie di elicotteri e barche a Lampedusa” di Marzia Coronati e Elise Melot e a “L’Italia dei nuovi poveri” di Danilo Giannese. Il primo č un reportage in presa diretta ambientato a Lampedusa e arricchito da bellissime interviste. I “turchi” per gli isolani sono gli immigrati: gente senza faccia e senza storia. Ma il 24 gennaio 2009 i migranti rinchiusi nel Centro di primo soccorso e accoglienza riescono a scappare e a riversarsi nelle strade, divenendo cosě “facce, corpi, uomini” e abbattendo la barriera che da dieci anni divide “turchi” e isolani.
L’Italia dei nuovi poveri” č un’inchiesta piena di testimonianze e di grande drammaticitŕ. Un viaggio nell’Italia della crisi, tra persone che sono cadute improvvisamente in un’estrema povertŕ, hanno perso il lavoro, a volte anche la casa, contribuendo, in questo modo, a cambiare il volto sociale del Paese.
Nella categoria radio sono state assegnate anche due menzioni speciali che vanno a “Cuore nero” di Milvia Spadi (Radio 1 Rai) e a “Questo albergo non č una casa” di Benedetta Aledda (Radio Cittŕ del Capo).

Anche nella sezione TV i vincitori sono due: “Victor Victoria” di Maria Anna Fiocchi e “Aspettando domani. Storia di Riccardo e Salvo” di Alessio Lasta. La prima racconta, senza drammatizzazioni e pietismi, la storia di un funzionario di banca di Milano che, da quando č bambino, coltiva il sogno di diventare donna. La sua trasformazione, che di solito č accompagnata da emarginazione, solitudine e spesso dalla perdita del lavoro, questa volta riesce senza grossi intoppi. Ora si chiama Vittoria, č realizzata dentro e fuori e non ha problemi con i colleghi.
Aspettando domani” intreccia le storie di Riccardo e Salvatore, entrambi sieropositivi. Riccardo contagiato per sua stessa volontŕ dalla propria moglie – tossicodipendente poi deceduta – e Salvo, tossicodipendente a sua volta, che ha infettato la moglie, poi venuta a mancare. Due vite intrise di umanitŕ e sofferenza, raccontate senza indulgere al pietismo.
Due le opere menzionate: “Dust of hope” di The invisible cities e “La cittŕ di cartone” di Gianluigi Lopes.

Per la sezione Cortometraggi della Realtŕ ha vinto “Libri d’evasione” di Lorenzo Tozzi un video girato nel carcere di Spoleto che ha sorpreso ed emozionato. Girato molto bene cresce d’intensitŕ fino alle testimonianze finali degli ergastolani che “ti inchiodano”.
Tre le menzioni speciali: “Arrakis” di Andrea di Nardo, “Le Acque di Chenini” di Elisa Meneghetti (Cospe) e “Live@Panciu. Storia di un concerto in Romania” di Salvo Lucchese (Ibo Italia).

Infine, nella sezione Corti di Fiction ha vinto “Colors” di Gianni De Corral, un video efficacissimo, che riesce a trasmettere un messaggio “forte” in maniera brillante e divertente. Davide, un bambino di tre anni, vede arrivare per la prima volta nella sua classe un coetaneo color cioccolata. Inizia una sua personale ricerca per capire i motivi di quella diversitŕ, fino alla soluzione geniale e inaspettata.
Tre le opere menzionate: “La mano rotta” di Duccio Brunetti, "U su’ (il sordo)" di Mimmo Mancini (Riverfilm) e “Una giornata perfetta” di Stefano Cattini e Roberto Zampa.

07/11/2009, 14:04