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Note di regia del film "Il Conte di Cavour"


Note di regia del film
Il regista Max Chicco sul set del film
L’immagine del Conte Camillo Benso è oggi considerata un’icona, la sua barba rossiccia e i suoi inconfondibili occhiali rotondi hanno ispirato film e serie televisive.
Avere l’occasione di poter raccontare un personaggio così importante, mi ha fatto riflettere. La Storia viene raccontata il più delle volte come un susseguirsi di date ed eventi.
Ma dietro ai fatti ci sono sempre gli uomini. In questo caso, il Conte Camillo Benso è stato un uomo che ha segnato la nostra Storia.
Raccontarlo in un breve film di venti minuti sarebbe stato impossibile per la quantità di avvenimenti che lo hanno visto protagonista nella sua pur breve vita. La decisione è stata quella di raccontarne una parte. Lo spunto da cui sono partito è un semplice flashback. Siamo nella Torino di metà Ottocento, il Conte Camillo, ormai protagonista della vita politica racconta nel suo studio un momento della sua vita che lo ha segnato: l’avventura nella tenuta di Grinzane.
Il flashback mi ha permesso di viaggiare nel tempo: raccontare un Cavour giovane, spensierato e pieno idee, amante della buona cucina e delle belle donne ma attento a un suo preciso progetto, ma anche uno più maturo, riflessivo, consapevole della sua posizione, prossimo alla creazione del primo passo per l’Unità d’Italia.
Vorrei ringraziare tutti coloro che mi hanno aiutato a realizzare questo breve film, in particolare Giusi Mainardi che ha scritto con me la sceneggiatura, gli attori protagonisti Franco Urban e Paolo Giangrasso che hanno interpretato così il Conte Camillo nei due momenti della sua vita, gli attori che li hanno accompagnati in questa avventura, Riccardo Leto, nella parte dello sfaticato Ravinale e Mauro Stante in quello del bravo Giovanni Bosco.
La troupe tecnica in quindici giorni ha realizzato un vero e proprio film: dal direttore della fotografia Alessandro Dominici, al truccatore Michele Guaschino. Un pensiero allo staff capitanato da Paolo Stenech e Andrea Tambosco, che si sono occupati degli effetti visivi trasformando il Castello di Grinzane di oggi in quello che fu un secolo e mezzo fa.
Ciò che mi premeva di più nel realizzare questo breve film, che potrà essere visto in esclusiva all’interno del Castello per tutti coloro che andranno a visitarlo, ma che avrà in seguito anche una distribuzione in dvd, era raccontare una storia universale : il sogno di un uomo che diventa reale.

Max Chicco