Fondazione Fare Cinema
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Cast

Con:
Leonardo Donadei

Soggetto:
Chiara Idrusa Scrimieri (Menzione Speciale Premio Solinas 2010 - Storie per il Documentario)

Sceneggiatura:
Chiara Idrusa Scrimieri

Lu Pallunaru (L'Uomo Nero)


Regia: Chiara Idrusa Scrimieri
Anno di produzione: ancora in produzione
Durata: n.d.
Tipologia: documentario
Paese: Italia
Produzione: Idrusa Visual
Distributore: n.d.
Data di uscita:
Titolo originale: Lu Pallunaru (L'Uomo Nero)

Sinossi: Lu pallunaru è una creatura notturna. Vive tra le case bianche di un borgo dell’entroterra salentino e il suo mestiere è fare palloni votivi per le feste di paese. Ha una lunga storia tatuata addosso e tra codici e icone sacre ormai confusi nella pelle sono graffiati i segni di una vita difficile. Lu pallunaru è il re di un regno di carta e gli anelli favoleschi che porta alle dita gli fanno da corona. Le magnifiche architetture colorate che costruisce sono frutto di riflessione armonica faticosa, praticata per ore in ginocchio nel fondo di un laboratorio angusto. Ogni anno scommette su uan nuova forma e il suo ruolo è conciliare la tradizione dei disegni con la sua propensione a costruire palloni di enormi dimensioni: un’opera d’arte al servizio di un auspicio al Santo. Lu pallunaru è un uomo che vive sotto i riflettori una volta l’anno, preparando i palloni artistici per la gara delle gare, in occasione dei festeggiamenti della SS. Madonna della Coltura di Parabita, cui partecipano prevalentemente membri della sua stessa famiglia. Per il resto è un sensale della devozione al servizio della ritualità ordinaria e la sua arte è sottomessa alla magnanimità del vento. La vita di un pallone è breve e la meraviglia del pubblico è tutta nel vedergli spiccare il volo, prima di scomparire fluttuante all’orizzonte.I Santi, icone di un regno che tramanda i suoi segreti di padre in figlio, cantano tuttavia la favola nera di un mondo sommerso. A nessuno è dato sapere chi sia lu pallunaru. Il resto della sua esistenza è sotterraneo ed è storia di ordinaria miseria in un paesaggio umano povero di prospettive in cui i suoi quarant’anni si sono addossati l’uno all’altro toccando le più svariate esperienze di vita, compresa quella criminale. Esiste un mondo nero al sud, in cui si muovono creature silenziose in cerca di un modo per campare tra mestieri antichi e occasionali. Lu pallunaru è il leader di questo mondo, un punto di riferimento per una comunità in cui è suo compito provvedere ai bisogni degli umili e gestire un certo ordine sociale. Lu pallunaru vive vite parallele. É un ex ragazzo di strada, ballunaru e schermitore, un eroe da fumetto che cresce parlando una lingua tagliente, combattente astuto armato di coltello. Conosce la natura umana e appartiene a una cultura in cui il rapporto col territorio è tutto declinato sull’abilità delle relazioni, sulla condivisione di codici di comportamento e sulla precisa scansione dei ruoli. La scherma è figlia dei duelli di strada e codice condiviso con pochi, metafora di un’esistenza condotta sempre al limite, che mescola i retaggi di una vita antica e romantica con i metabolismi selvaggi di quella di oggi.

Sito Web: http://

Note:
Il progetto, naturale evoluzione del cortometraggio "Danze di Palloni e di Coltelli", prodotto da Apulia Film Commission (2009), è una favola noir liberamente ispirata al personaggio reale Leonardo Donadei, ballunaru e schermitore, ma s'addentra attraverso i linguaggi visivi visionari del fumetto, dell'animazione grafica e del docufilm in una narrazione avventurosa e surreale che attraversa la storia del protagonista e quella di una terra intera.
"Lu Pallunaru" è l'artigiano dei palloni aerostatici votivi, che vengono lanciati durante le feste patronali in molte zone dell’Italia meridionale, come forma di omaggio al Santo da parte della sua comunità. In Parabitano c’è la variante linguistica “ballunaru”.


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