Descrizione: Bernardo Provenzano è un mistero che si rinnova dal 1963, da quando è scomparso da Corleone per diventare latitante. La sua biografia, raccolta per la prima volta in questo libro attraverso atti giudiziari e materiali inediti, è la cronaca di una terribile sottovalutazione. Sino a pochi anni fa era infatti ritenuto ''u viddanu'', ''u tratturi'', lui il braccio violento di Cosa nostra e Salvatore Riina la mente. Dopo le stragi Falcone e Borsellino si è scoperto che era invece il ''ragioniere'', ''il vero regista della politica palermitana'', l'amministratore di un'altra mafia, trasversale a quella ufficiale, su cui i pentiti, da Buscetta ai più recenti, hanno saputo svelare ben poco. Ma era troppo tardi: i dieci anni di vantaggio che Provenzano ha guadagnato sulla giustizia gli hanno già consentito di liquidare Riina con la sua strategia stragista e traghettare l'organizzazione, attraverso l'arte astuta della mediazione, nel Terzo Millennio, restituendole un volto rispettabile, da presentare nuovamente all'interno dei palazzi della politica.
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