Regia:
Cesare Bedogne
Anno di produzione: 2017
Durata: 38'
Tipologia: documentario
Genere: sperimentale
Paese: Italia/Grecia
Distributore: n.d.
Data di uscita:
Formato di proiezione: HD, colore
Titolo originale: Il Silenzio di Maria
Altri titoli: Maria’s Silence
Sinossi: Questo film ci è apparso come un sogno, non un sogno notturno, ma un sogno che ci si sdipanava gradualmente, giorno dopo giorno, durante le riprese. Un sogno condiviso tra il regista-fotografo e l’attrice (o, meglio, la donna ritratta nel film), che ciononostante sembrava seguire una sua propria, enigmatica necessità, attraverso la quale le riprese quotidiane venivano a legarsi tra loro quasi magneticamente, intrecciandosi in una trama di immagini a livelli sovrapposti che non cessano di compenetrarsi e fondersi l’una nell’altra. Ad un certo punto il sogno sembra aver termine, ma solo per aprirsi ad un nuovo sogno, o allucinazione, dove la pellicola stessa prende improvvisamente a bruciare, liberando vecchie e nuove visioni, finché non viene soffocato da un temporale improvviso, dissolvendosi in un crepuscolo di acque di mare. In questo senso, questo film è anche una meditazione sugli elementi, Acqua e Fuoco, su un sole-occhio che è comparso da solo in una delle prime inquadrature e ha preso possesso della narrazione, nel flusso insondabile e nell'incessante metamorfosi delle cose e degli esseri.
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