Sinossi *: Felice vive in due stanze buie col padre Raffaele, che ha appena perso il lavoro, sua madre Antonietta, con pochi anni, troppi figli e un lutto da elaborare, nonna Filomena, una donna perennemente vestita di nero e soffocata dal rancore, tre fratelli e un quinto in arrivo. A Pianura, come in tutte le province del mondo, soprattutto quando sei povero, essere bambini o sognatori è uno stigma. Da quelle parti, “Chi è nato tondo nun pò murí quadrato”. Con queste premesse un ragazzino dell’età di Felice ha due destini possibili: essere sopraffatto dalle logiche dalla miseria e la violenza o avere fede nei suoi sogni.