Fondazione Fare Cinema
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locandina di "ENAIAT, l'Incredibile Storia"

Cast

Interpreti:
Patrizia Schiavo (Madre)
Antonio De Stefano (ENAIAT)
Eugenio Marinelli (Il Talebano - Kaka Rahim - Il Padrone)
Paolo Madonna (Il Maestro - Il Mercante - Il Barbalunga - Rahmat - Il Trafficante di Uomini)
Jacopo Mauriello (Sufi - Ali')

Soggetto:
Fabio Geda (Libro "Nel Mare ci sono i Coccodrilli - Storia Vera di Enaiatollah Akbari")

Sceneggiatura:
Patrizia Schiavo

Montaggio:
Nicola Giampa'

Costumi:
Patrizia Schiavo

Scenografia:
Patrizia Schiavo
Matteo Ferrazzano (Collaborazione)

Fotografia:
Nicola Cera

Suono:
Nicola Giampa' (Presa Diretta)
Alessandro Capone (Mix)

Aiuto regista:
Sarah Nicolucci

Colorist:
Nicola Cera

Segretario di Edizione:
Sarah Nicolucci

Assistente Operatore:
Gianlorenzo Grassi

Assistente alla Regia Video:
Alessio Montini

Fotografo di Scena:
Roberto Corradini

Backstage:
Riccardo Liberati

Scenotecnico:
Raffaele Fracchiolla

ENAIAT, l'Incredibile Storia


Regia: Patrizia Schiavo, Martina Bonfiglio
Anno di produzione: 2021
Durata: 97'
Tipologia: lungometraggio
Genere: drammatico/teatrale
Paese: Italia
Produzione: Persico Film
Distributore: n.d.
Data di uscita: n.d.
Formato di ripresa: Digitale, 2:35.1
Camera: Blackmagic Ursa Mini 4k
Sistema di montaggio: Premiere CC
Post Produzione: Effetti speciali e compositing: After effect. Color correction e color grading: Da Vinci. Missaggio sonoro: Avid Pro tools.
Formato di proiezione: Digitale 2:35.1, colore
Ufficio Stampa: Artinconnessione
Titolo originale: ENAIAT, l'Incredibile Storia

Sinossi: Un’odissea durata circa otto anni, dall’Afghanistan, attraverso Pakistan, Iran, Turchia, Grecia e infine Italia. E’ la storia vera di Enaiatollah Akbari, un ragazzino afghano che la madre “abbandona” per salvarlo, a soli dieci anni, con tre regole di vita: non fare uso di droghe, di armi e non rubare. Enaiat è abituato alla violenza: il padre derubato e ucciso dai banditi, il maestro assassinato dai talebani per non aver chiuso la scuola hazara, lui e suo fratello nascosti in una buca per sfuggire alla schiavitù. Lotta per la sopravvivenza, riconoscente a chi gli offre un giaciglio o un po' di cibo, poi dal Pakistan raggiunge con un trafficante di uomini l'Iran, lavora in un cantiere per pagarsi il viaggio e il cantiere diventa la sua casa e la sua prigione. E dopo gli sgomberi, i rimpatri, le botte dai poliziotti, parte per la Turchia, scala le montagne per un mese, di notte, al freddo, senza cibo. Tre giorni nel cassone di un camion e poi un gommone a remi per la Grecia. Il sogno di poter andare a scuola e trovare un posto che gli dia il diritto di vivere, lo porta a vincere una sfida impossibile, regalandoci speranza e fiducia nella possibilità di costruire un mondo migliore.

Sito Web: https://www.teatrocitta.it/

Ambientazione: Il film è stato interamente girato all’interno di Teatrocittà

"ENAIAT, l'Incredibile Storia" è stato sostenuto da:
Regione Lazio
Amnesty International


Libro sul film "ENAIAT, l'Incredibile Storia":
"Nel Mare ci sono i Coccodrilli - Storia Vera di Enaiatollah Akbari"
di Fabio Geda, 155 pp, Dalai Editore, collana Icone, 2010
Se nasci in Afghanistan, nel posto sbagliato e nel momento sbagliato, può capitare che, anche se sei un bambino alto come una capra, e uno dei migliori a giocare a Buzul-bazi, qualcuno reclami la tua vita. Tuo padre è morto lavorando per un ricco signore, il carico del camion che guidava è andato perduto e tu dovresti esserne il risarcimento. Ecco perché quando bussano alla porta corri a nasconderti. Ma ora stai diventando troppo grande per la buca che tua madre ha scavato vicino alle patate. Così, un giorno, lei ti dice che dovete fare un viaggio. Ti accompagna in Pakistan, ti accarezza i capelli, ti fa promettere che diventerai un uomo per bene e ti lascia solo. Da questo tragico atto di amore hanno inizio la prematura vita adulta di Enaiatollah Akbari e l'incredibile viaggio che lo porterà in Italia passando per l'Iran, la Turchia e la Grecia. Un'odissea che lo ha messo in contatto con la miseria e la nobiltà degli uomini, e che, nonostante tutto, non è riuscita a fargli perdere l'ironia né a cancellargli dal volto il suo formidabile sorriso. Enaiatollah ha infine trovato un posto dove fermarsi e avere la sua età. Questa è la sua storia.
prezzo di copertina: 16,00


Note:
CNT Compagnia Nuovo Teatro
Il primo nucleo della C.N.T. nasce in Svizzera nel 1994 con un gruppo di giovani sotto la direzione artistica dell’attrice-regista Patrizia Schiavo con l’obiettivo di sviluppare un linguaggio teatrale capace di abbattere frontiere linguistiche e culturali, svincolarsi da una restrittiva classificazione di genere e ricercare un “teatro necessario”. Significativi i progetti contro la violenza e il razzismo con l’Interkunst di Berlino e il D.N.A di Amsterdam. La NUOVA CNT, prediligendo la creazione di testi originali e la commistione di stili e linguaggi artistici, animata dall’impegno civile e ampliata da giovani talenti, si costituisce nel 2014 a Roma all’interno di un comitato di sviluppo locale, progetto, partito dall’Università Roma3, per la riqualificazione di un quartiere degradato, alle spalle degli studi di Cinecittà. Nel 2016 trasforma un locale del comune abbandonato e adibito a discarica in uno spazio culturale: TEATROCITTÀ, CENTRO DI FORMAZIONE E RICERCA, prezioso presidio culturale dove creare scambi e promuovere partecipazione. Vivere il teatro come arte, mission, strumento di denuncia, incontro, confronto, discussione e trasformazione sociale. TEATROCITTÀ, ha al suo attivo 4 anni di intensa attività, tra formazione, progetti didattici per le scuole, rassegne teatrali per giovani compagnie (“Frammenti al femminile”), contest e workshop di danza contemporanea per artisti Under 35 (“Corpo mobile”), incontri e spettacoli sulla violenza di genere (“Parla con lei”), iniziati con “Il laboratorio della vagina” che avuto molto successo di pubblico e critica dal Fringe festival 2017 all’ Off/Off Theatre 2018. Dal 2003 collabora con diverse scuole attraverso progetti all’interno del P.O.F. (ampliamento dell'offerta formativa) e propone spettacoli seguiti da incontri con l’ass. Libera contro le mafie e con i referenti di Amnesty International che ha concesso il patrocinio al alcuni progetti come “Enaiat, l’incredibile storia”


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