Fondazione Fare Cinema
!Xš‚ť‰

Donne e Dee di Sardegna - Féminas e Divas de Sardigna


Regia: Daniela Vismara
Anno di produzione: 2018
Durata: 59'
Tipologia: documentario
Genere: etnologico/sociale
Paese: Italia
Produzione: Rai Sardegna, Cptv Rai Milano
Distributore: n.d.
Data di uscita:
Formato di ripresa: 4K HDR
Formato di proiezione: DCP, colore
Titolo originale: Donne e Dee di Sardegna - Féminas e Divas de Sardigna

Sinossi: Attraverso la testimonianza di donne che vivono e lavorano nell’isola, questo documentario prodotto da Rai Sardegna in collaborazione con il Centro di Produzione Rai di Milano, conduce lo spettatore in luoghi arcaici e contemporanei inseguendo le tracce di antiche divinitŕ femminili di cui l’isola ancora conserva numerosi reperti.
La forte presenza di culti legati alla Dea Madre ha creato un substrato culturale che ha permesso alle donne di avere un ruolo paritetico a quello degli uomini rilevato sino agli anni trenta e quaranta soprattutto in Barbagia e mantenuto nonostante il cambio di prospettiva successivo alla diffusione del Cristianesimo che ha abilmente “dirottato” la devozione verso tali divinitŕ sulla figura di Maria.
Come fili tessuti da antichi telai si intrecciano i racconti e le voci vicine e lontane nel tempo di donne che hanno attraversato la storia dalla giudicessa Eleonora d’Arborea promulgatrice della Carta de Logu all’artista Maria Lai, dal premio Nobel per la letteratura Grazia Deledda alla banditessa Paska Devaddis che rivive tra i murales di Orgosolo, in una costante relazione con il presente.
Parallelamente a queste figure ormai “mitologiche” del passato, il nostro telaio ideale elabora trame contemporanee di musica con Elena Ledda e Zoe Pia, di letteratura con Savina Dolores Massa, di seta del mare con il Maestro di bisso Chiara Vigo, di fotografie con Daniela Zedda e di teatro con Grazia Dentoni ideatrice del progetto “Matrilineare”.
Con la studiosa Dolores Turchi scopriremo l’unica maschera femminile del carnevale sardo Sa Filonzana con molti tratti in comune con l’ormai famosa S’Accabadora detta anche “l’ultima madre” in quella dimensione circolare di vita, morte e resurrezione legata ai cicli della natura, alla quale le antiche divinitŕ femminili sovrintendevano cosě come riportato dall’archeologa Manuela Puddu.
Il cerchio č elemento iconografico ricorrente anche nelle antichissime Domus de Janas dette “case delle fate” che tanta ispirazione hanno dato a Daniela Ducato nella progettazione e produzione di biomateriali per le case del futuro realizzati con gli scarti delle lavorazioni, in perfetta linea con le innovative teorie sull’economia circolare, unica speranza di salvezza in un pianeta ormai devastato dall’ingordigia umana.
Particolare attenzione č stata riservata ai luoghi archeologici, alle ritualitŕ legate al carnevale e al culto di Maria in vari luoghi dell’isola, oltre all’inserimento di brani musicali e citazioni in lingua sarda nelle differenti declinazioni (dal campidanese al logurodese, al gallurese).

Sito Web: http://

Ambientazione: Alghero / Bosa / Cabras / Cagliari / Guspini / Mogoro / Nuoro (Lollove) Oliena / Orgosolo / Oristano, / Orroli / Orune / Ottana / Portoscuso / Sant’Antioco / Ulassai / Necropoli Sas Concas (Oniferi) / Necropoli Anghelu Ruju (Alghero) / Nuraghe Cuccurada (Mogoro) / Nuraghe Arrubiu (Orroli) / Fonte Sacra Su Tempiesu (Orune) / Basalti Colonnari (Guspini) / Cuccuru is Arrius (Cabras) / San Giovanni in Sinis / Tharros (Cabras) / Portoferro (Sassari) / Capo Caccia (Alghero)

  • Festival
  • Home
    video
  • Colonna
    sonora
  • Sala e TV

Video


Foto