Sinossi *: In un corridoio vivono un artista, una musa e un uomo. L’uomo e la musa sono personaggi immaginari. L’artista, solo con se stesso, si rappresenta come un’opera d’arte vivente. Nonostante la sua costante esibizione narcisistica vive nel continuo terrore che una voce interiore filosofica “giudicante” lo assalga. Due personaggi, un uomo e una donna, gli stanno a fianco, ricordandogli che la vita e il destino incombono. 11.45.03 è un delirio filosofico-estetico in cui si mescolano ironia, matematica, morte e vita. I testi sono di Aldo Nove.