Fondazione Fare Cinema
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locandina di "Passannante"

Cast

Interpreti:
Fabio Troiano (Passannante)
Ulderico Pesce (Pesce)
Andrea Satta (Satta)
Alberto Gimignani (Marchitelli)
Alberto "Bebo" Storti (Ministro)
Massimo Olcese (Ministro)
Niki Giustini (Ministro)
Andrea Buscemi (Ministro)
Roberto Citran (Avvocato Tarantini)
Ninni Bruschetta (Vignali)
Luca Lionello (Campitelli)
Andrea Lolli (Sindaco di Salvia)
Maria Letizia Gorga (Mamma Passannante)
Veronica Gentili (Regina Margherita)
Marco Bianchi Merisi (Re Umberto I)
Pietro Biondi (Boschiero)
Gerardo "Jerry" Mastrodomenico (Dignitario)
Timisoara Pinto (Sorella Passannante)
Gianluca Belardi (Parrella)
Maria Cristina Blu (Segrataria 1936)
Manuela Ungaro (Segretaria 1999)
Francesca Giordani (Segretaria 2001)
Annalisa De Simone (Segrataria 2007)
Ciprian Maria Georgeta (Madre Clandestino)
Gianfranco Phino (Collaboratore 1)
Corrado Solari (Direttore Castrati)

Soggetto:
Sergio Colabona
Massimo Russo (III)

Sceneggiatura:
Sergio Colabona
Ulderico Pesce
Andrea Satta
Massimo Russo (III)

Musiche:
Tetes de Bois

Montaggio:
Daniele Di Maio

Costumi:
Alessandro Bentivegna

Scenografia:
Antonio Farina
Gian Maria Cau

Fotografia:
Franco Ferrari

Suono:
Francesco Cavalieri

Produttore:
Osama Abouelkair (Operatore)

Organizzatore:
Genni Marchitelli

Passannante


Regia: Sergio Colabona (opera prima)
Anno di produzione: 2011
Durata: 81'
Tipologia: lungometraggio
Genere: drammatico/storico
Paese: Italia
Produzione: Far Films
Distributore: Mediaplex Italia
Data di uscita: 24/06/2011
Formato di proiezione: 35mm, colore
Ufficio Stampa: Studio PUNTOeVIRGOLA
Titolo originale: Passannante

Recensioni di :
- "Passannante", insolita docu-fiction per una figura storica controversa

Sinossi: Novembre 1878.
Giovanni Passannante, giovane cuoco lucano, vende la propria giacchetta per otto soldi e compra un coltello, che somiglia più a un temperino, per un attentato al Re d’Italia. Gli procura solo qualche graffio, ma viene condannato a morte, poi graziato e sbattuto a marcire in una segreta sotto il livello del mare e infine imprigionato in un manicomio criminale dove morirà nel 1910.
Gli verrà negata la sepoltura e il cranio verrà esposto nel Museo Criminologico di Roma.
Da allora Passannante e la sua storia cadono nel dimenticatoio, fino a quando tre uomini testardi, idealisti e un po’ incoscienti decidono di intraprendere una lunga battaglia per dare sepoltura ai resti del cuoco lucano, ancora conservati nel Museo Criminologico.
Un teatrante, un giornalista e un cantante combattono la loro battaglia con tutti i mezzi: il teatro e le piazze davanti a gente inconsapevole e compassionevole, nei ministeri, in situazioni grottesche, davanti a funzionari inconsapevoli e indifferenti.
La missione dei tre uomini si concluderà nel maggio 2007, quando finalmente Giovanni Passannante verrà tumulato nel cimitero di Salvia di Lucania, paese che gli diede i natali.

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