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CINEMA CITY 5 - Il cinema torna in piazza
a Palermo dal 17 al 23 luglio


CINEMA CITY 5 - Il cinema torna in piazza a Palermo dal 17 al 23 luglio
Una scena di "Tano da Morire"
Cinema City torna ad animare l’estate di Palermo dal 17 al 23 luglio 2023 con un nuovo cartellone che porta in piazza i cult del cinema italiano e i suoi protagonisti. Sempre sotto la direzione artistica di Carmelo Galati, organizzata da WILDER, con il patrocinio di Fondazione Federico II, Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale, SIAE, Comune di Palermo, Unipa, e il sostegno di ARS, Città Metropolitana, Assessorato Regionale Turismo, Sport e Spettacolo, Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Main Sponsor CNA Palermo, Cinema City firma quest’anno la sua quinta edizione. Un traguardo importante che segna il successo di una visione: che il cinema può tornare a essere occasione di incontro, ricerca e condivisione, attraverso la visione collettiva di film e la possibilità di generare un dibattito sociale costruttivo. Un impegno da sempre centrale nel progetto Cinema City, anche grazie alle collaborazioni attivate con le associazioni vive e attive sul territorio e a livello nazionale, come la Onlus Plastic Free e MUV sustainable mobility per la seconda volta partner del festival, a cui si aggiungono le sinergie sviluppate con Save The Children ed Emergency, nuovi ospiti di quest’edizione.
E si rinnova la collaborazione con l’Autorità Portuale di Palermo, che ospita anche quest’anno la rassegna nel waterfront cittadino, per arricchire di cultura il progetto di valorizzazione dell’area, trasformando la terrazza di Padre G. Messina al Foro Italico a Sant’Erasmo, in un grande cinema en plein air.

La regista, sceneggiatrice e scrittrice Roberta Torre, lo storico del cinema, critico cinematografico e scrittore Premio Campiello 2023, Emiliano Morreale, Costanza Quatriglio, regista e Direttrice Artistica del Centro Sperimentale Cinematografia sede Sicilia, sono tra i vari ospiti attesi nei sette giorni di festival, che con 14 proiezioni e incontri dedicati al cinema d’autore, tutti a ingresso gratuito tutti i giorni del festival alle ore 21.00, vuole aprire una finestra sulla “settima arte” anche attraverso lo scambio tra gli artisti e gli autori invitati e il pubblico, offrendo un programma che abbraccia temi e sensibilità diverse, per riportare gente di tutte le età al cinema e alla visione di film della memoria collettiva sul grande schermo. In programma anche una selezione di corti grazie alla rinnovata partnership con Rai Cinema Channel che porta al festival 5 cortometraggi, a cui si aggiungono quelli presentati dal Centro Sperimentale di cinematografia di Palermo che anche quest’anno presenta a Cinema City i migliori lavori di due dei suoi allievi.

E ritorna anche il premio che la rassegna dedica alle maestranze della grande e affascinante “macchina” del cinema, fatta di professionisti che troppo spesso rimangono nelle retrovie (nei titoli di coda) della complessa catena produttiva. Quest’anno il PREMIO CINEMA CITY - CNA sarà Cristina La Parola, costumista palermitana che ha lavorato con i più noti registi non soltanto italiani, come Giuseppe Tornatore, Paolo Virzì, Francesco Bruni e Matteo Rovere, Roan Johnson sia per lungometraggi che per serie tv.

“In un periodo storico in cui è bene ricordare che l’arte può e deve essere anche impegno civile e sociale noi di Cinema City lo facciamo con una edizione che con i suoi film tratta anche temi importanti come il lavoro, i conflitti nel mondo, le sfide dell’infanzia ma senza mai abbandonare “l’intrattenimento”, la leggerezza e quella voglia di fare sempre esperienza collettiva guardando un film insieme sotto il cielo stellato di Palermo”. Carmelo Galati che con queste parole introduce l’edizione 2023 della manifestazione.

Come sempre la programmazione di Cinema City celebra la città di Palermo e i talenti che ha prodotto o che qui si sono manifestati, a partire dal primo appuntamento di lunedì 17 luglio, ore 21.00 con il cinema visionario e anticonformista di Roberta Torre. Regista milanese trasferitasi a metà degli anni ’90 a Palermo dove è rimasta per un lungo periodo, in città ha realizzato Tano da morire (1997), il suo film d’esordio - vincitore di ben due David di Donatello - che rimane ancora oggi uno dei suoi lungometraggi più acclamati: una divertente satira su un fatto di cronaca di mafia (l'uccisione del boss Tano Guarrasi in una guerra tra clan) che la regista racconta in forma di musical interpretato da attori-cantanti non professionisti, mescolando con stravagante semplicità dialetto e tradizioni del sud Italia con citazioni letterali colte e con una messa in scena volutamente trash, con le canzoni di Nino D’Angelo e la fotografia di Daniele Ciprì.

Ancora un fatto di cronaca ispira il secondo lungometraggio in programma martedì 18 luglio: Il ladro di bambini di Gianni Amelio, che nella primavera del 1992 fu presentato in concorso al 45° Festival di Cannes dove vinse il Grand Prix, per poi fare incetta di premi tra David di Donatello, European Film Awards e Nastro d’argento.
Il film narra di un carabiniere - il bravissimo Enrico Lo Verso presente al festival con un video messaggio per il pubblico - a cui viene affidato l'incarico di scortare verso l'orfanotrofio un'adolescente che la madre faceva prostituire, in un viaggio da Nord a Sud Italia dal quale emerge la psicologia della piccola "pretty baby” e il delicato equilibrio dei rapporti tra la bambina e il carabiniere.
La pellicola acclamata da pubblico e critica - La Repubblica la definì un “capolavoro del neo-neorealismo”- è un esempio di cinema italiano commovente e civile che apre un dibattito sui diritti dei bambini e delle bambine, al quale Cinema City invita Save The Children, l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini e le bambine a rischio e garantire loro un futuro, che sarà presente al festival nella persona di Giancarlo Gallitano, community manager di Save the Children Palermo.

Mercoledì 19 luglio si apre con i corti degli allievi del del Centro Sperimentale del Documentario Sede Sicilia introdotti da Costanza Quatriglio. A seguire è la volta de La guerra dei vulcani (2011), l’appassionante documentario di Francesco Patierno con cui il regista attraverso un ampissimo materiale di repertorio, rievoca a sessant'anni di distanza, il più grande scandalo cinematografico-sentimentale di tutti i tempi, consumato tra Hollywood, la Roma vitale del dopoguerra e le isole Eolie.
Roberto Rossellini e Anna Magnani, la coppia del neorealismo, vennero travolti dall'arrivo di Ingrid Bergman, la più amata diva d'America: per averla con sé, Rossellini la chiamò a interpretare Stromboli togliendo il ruolo alla Magnani. Ma Anna non si arrese, e decise di realizzare comunque il suo film: lo chiamò Vulcano e si installò alle Eolie con il regista William Dieterle, il principe Francesco Alliata e i primi giovani cineasti della Panaria Film specializzati in riprese subacquee che per primi avevano avuto l'idea di una storia a Stromboli. Le due troupe si sfidarono lavorando simultaneamente a pochi chilometri di distanza, nell'aspro arcipelago tirrenico, mentre la vicenda attirava l'attenzione dei media di tutto il mondo.
Per commentare il film e la vicenda storica che racconta, salirà sul palco di Cinema City Emiliano Morreale, critico cinematografico e scrittore, fresco del Premio Campiello Opera Prima 2023 con 'L'ultima innocenza' e Prof. di Storia del cinema e letteratura, Linguaggio cinematografico e Cinema e scrittura all’università La Sapienza di Roma.

Giovedì 20 luglio si apre con la proiezione realizzata in collaborazione con Emergency, del corto A guerra finita dell’animatore di fama internazionale Simone Massi; un artista artigiano, espressione altissima di quella ‘scuola urbinate’ che sta regalando una grande stagione all’illustrazione e al cinema disegnato. In questo corto di soli 4 minuti e 20 secondi - per i quali il pluripremiato animatore ha disegnato a mano senza alcun utilizzo di tecnologie digitali oltre 2.500 tavole - Massi racconta ciò che accomuna tutti i conflitti: violenza, dolore, morte, vittime, per la maggior parte civili, che fuggono dall'orrore, prendendo spunto da scene dei grandi conflitti realmente avvenuti, dalla Seconda guerra mondiale ai campi profughi della Guerra dei 6 giorni, dall'attacco al ponte di Mostar alle auto incendiate nella guerra in Siria. L’emozionante racconto è scandito dalla voce narrante di Gino Strada, il fondatore di Emergency scomparso nel 2021. Per presentare il film a Cinema City sarà presente sarà presente il delegato di Emergency Vito Fodale.
A seguire si cambia totalmente registro con un cult della filmografia italiana anni ’80: Scusate il ritardo (1983), il film che consacra definitivamente Massimo Troisi come nome di punta della commedia italiana dei primi anni Ottanta, in una serata omaggio al grande regista napoletano nell’anno del settantesimo anniversario della sua nascita. Opera seconda di Troisi, dopo Ricomincio da Tre, Scusate il ritardo, riprende i punti fermi della poetica dell’autore napoletano e mette in scena l’amore e la crisi dell’amore tra il suo personaggio e quello interpretato da Giuliana De Sio, che manderà a Cinema City un video messaggio dedicato al festival e al suo pubblico.

Venerdì 21 luglio arriva Tutta la vita davanti (2008) il film di Paolo Virzì, ispirato al libro Il mondo deve sapere di Michela Murgia, in cui il regista racconta in modo grottesco e tragicomico il sistema del precariato italiano. Dopo il contributo video dell’attrice protagonista, Isabella Ragonese, per commentare i temi del film interverrà l’avvocato esperto di diritto del lavoro, Pietro Vizzini, e sarà presente anche Cristina La Parola, costumista del film a cui il festival consegnerà il Premio Cinema City 2023.

Il fine settimana si apre sabato 22 luglio con L’uomo in più (2001) il film d’esordio di Paolo Sorrentino, un’opera importantissima che ha posto le basi per il sodalizio artistico tra il regista e l’attore Toni Servillo. Per presentarlo interverrà al festival , con un contributo video, Andrea Renzi, attore e regista teatrale, che nel film interpreta la parte di Antonio Pisapia, co-protagonista insieme a Servillo. La trama racconta le vite di due uomini immersi pienamente nei fatidici anni ’80, segnati da usi e costumi vivaci e dove tutto sembra poter essere possibile aldilà di ogni limite.
I protagonisti del film sono Antonio Pisapia ed Antonio Pisapia, due uomini che in comune non hanno nulla se non il nome, il cognome e la perdita della gloria. Un’omonimia non casuale che traccia una conformità universale di fronte alla possibilità di poter perdere tutto in un istante.

Domenica 23 luglio come ormai da tradizione Cinema City dedica la serata ai ragazzi con la proiezione del classico d'animazione Disney diretto da Wolfgang Reitherman La spada nella Roccia, (1963), che chiude il festival con una serata realizzata in collaborazione con Radici Piccolo Museo della Natura, Affido Culturale Palermo, A.S.D Scuola di Atletica Berradi 091.

06/07/2023, 14:03