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Lund, Svezia

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Lukas Moodysson


Biografia:
Lukas Moodysson è regista, sceneggiatore, romanziere e poeta. Cresciuto a Åkarp, nella contea di Skåne, trascorre a detta sua un’adolescenza da emarginato, comunicando soprattutto attraverso la poesia. All'età di 23 anni aveva già scritto cinque raccolte di poesie e pubblicato un romanzo. Per uscire dal proprio isolamento e ottenere un pubblico più ampio, decide di passare alla regia e si iscrive all'unica scuola di cinema svedese dei tempi. Dopo tre corti, nel 1998 gira il suo primo lungometraggio, Fucking Åmål (Fucking Åmål - Il coraggio di amare), commedia romantica che narra con autentica freschezza la storia d’amore tra due ragazzine in una piccola città di provincia. Il film, accompagnato da una colonna sonora accattivante, ha un successo enorme in Svezia e viene distribuito in tutto il mondo, dopo aver raccolto premi un po’ ovunque, da Karlovy Vary alla Berlinale, dal Cinema Jove di Valencia al festival di Rotterdam. Il successivo Tillsammans (Together, 2000) è ancora una commedia, questa volta ambientata in una comune svedese degli anni ’70. Con un tocco di umorismo benevolo, Moodysson osserva le relazioni all’interno della famiglia allargata e l’interagire dei suoi componenti con il mondo esterno, restituendo lo spaccato di un’epoca, senz’altro enfatizzata dalle musiche del tempo e dai successi degli ABBA.

Dopo la solarità e l’ottimismo dei primi due film, il regista sorprende con un dramma crudo e brutale, Lilya 4-ever (2002), storia di una giovane di un paese imprecisato dell'ex Unione Sovietica, abbandonata, rapita, costretta a prostituirsi. Presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, il film ottiene numerosi premi e candidature ai festival internazionali e rafforza il riconoscimento del regista agli occhi della critica.

Ancora più spiazzanti sono i suoi successivi lavori, Ett hål i mitt hjärta (A Hole in My Heart, 2004) e Container (2006), dove si cimenta col cinema sperimentale. Il primo dei due, ha una trama appena accennata (una coppia di pornografi gira un video in un appartamento claustrofobico), con immagini esplicite e inquietanti. Il secondo è un flusso di coscienza affidato alla voce dell’attrice Jena Malone che accompagna immagini in bianco e nero apparentemente non correlate al monologo.

Dopo questa parentesi, torna a un cinema più tradizionale, prima con Mammoth (2009), che debutta in concorso alla Berlinale e racconta di una coppia newyorkese di successo, della loro figlia e della sua tata filippina alle prese con la globalizzazione, poi con We Are the Best! (2013), adattato da un graphic novel della moglie Coco e incentrato su una band di ragazzine tredicenni che fanno musica punk agli albori degli anni ’80. Un film che riporta il regista a esplorare le sfide dell’adolescenza e del coming-of-age. Proposto anche questo al festival di Venezia, è un nuovo successo di critica e di pubblico.

Nel 2019, scrive e dirige per HBO Nordic una serie televisiva in dodici episodi, Gösta (2019), sulle avventure di un giovane psicologo infantile neo-laureato, con l’ambizione di fare del suo meglio per essere il più gentile possibile e aiutare tutti i suoi pazienti. Infine, nel 2023, approda al festival di Toronto con Tillsammans 99 (Together 99), che riunisce gli amici della comune conosciuta nell’originario Together, ventiquattro anni dopo: una festa di compleanno alla fine degli anni ’90 è l’occasione per vedere come le vicissitudini politiche e personali hanno condizionato e trasformato la vita dei protagonisti.

La filmografia di Moodysson riflette un interesse per le storie umane autentiche, insieme a una spiccata sensibilità per le tematiche sociali. La sua inconfutabile capacità di tratteggiare i personaggi con uno sguardo indulgente e ironico, esplorando temi complessi e impegnativi con leggerezza, ma anche senza paura di spingersi nei meandri della sperimentazione e, a volte, della provocazione, fa di Lukas Moodysson una delle figure più significative del cinema svedese contemporaneo.
(ultima modifica: 29/01/2024)