Fondazione Fare Cinema
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locandina di "Overseas"

Overseas


Regia: Irene Felici
Anno di produzione: 2019
Durata: 25'
Tipologia: documentario
Genere: sociale
Paese: Italia
Produzione: Production Alpha Charlie, Natia Docufilm
Distributore: n.d.
Data di uscita: n.d.
Formato di proiezione: HD, colore
Titolo originale: Overseas

Sinossi: In Bangladesh l'assenza è la mancanza della possibilità di poter parlare con parenti o amici che sono lontani, ma per fortuna questo appartiene al passato: ci sono delle ragazze che portano Internet con sé e lo distribuiscono in ogni villaggio. Sono le Info Ladies.

È una riflessione sulla figura della donna combattente all'interno di una realtà che non favorisce ancora del tutto l'emancipazione; è il racconto dell'aiuto che queste donne offrono agli abitanti di un villaggio rurale bengalese; ma ancor più questo film vuole essere una riflessione sul digitale, sul mezzo tecnologico e sul suo intervento in una realtà fin ora sprovvista. Il discorso pian piano si allarga fino a creare nello spettatore la necessità di riflettere sulla tecnologia in generale e sull'intervento del mezzo fotografico stesso davanti alle persone.

La sequenza dei primi piani rende palpabile questo processo consentendo all'occhio dello spettatore di coincidere sul serio con il mezzo. Quella tecnologia, che a prima vista può essere totalmente avulsa, diviene un'estensione umana. Si tratta di una vicinanza tra regista e protagonista che diventa vero e proprio legame visibile attraverso gli occhi del soggetto stesso: il regista è anch’esso dentro film, c’è in quanto riflesso in occhi altrui, ombra impercettibile ma presente. Il primo piano fa si che questa presenza fisica sia possibile ma la vicinanza è un qualcosa che va oltre l’atto della ripresa, oltre la fisicità.

Gli sguardi che permangono fuoriescono dalla “finzione” data dal sapere di essere inquadrati e rientrano in una realtà ancora più nuda. Le parole, gli sguardi, le azioni quali movimenti ed i silenzi quali vuoti confluiscono all’interno di un documentario che dalla morte tenta di procedere in direzione della vita autentica. Dalla stasi al moto, dall’assenza alla presenza.

In un tempo in cui la facilità dei mezzi di ripresa è dilagante - e il linguaggio si sporca continuamente attorno ai pixel rubati di telefoni e fotocamere invisibili - la forza dello sguardo continua a preservarsi nella necessità del dettaglio, dello zoom, dell’avvicinamento. Chi si connette viaggia oltremare, ma il regista stesso è oltremare, entra dentro al villaggio fino agli sguardi e pian piano esce da quel mondo.

Il primo piano, oltre smartphone e grandi computer, resterà sempre una voce di sussurri interiori. Oltremare, o semplicemente rimanendo qui, i volti servono ancora, più di ieri, a dirci che cosa succede alla nostra umanità e fino a dove possiamo guardare.

Sito Web: https://www.alphacharlieproduction.com/overseas

Ambientazione: Bangladesh

"Overseas" è stato sostenuto da:
IULM Università di Lingue e Comunicazione


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