SCHERMI DI TERRA - Il Veneto tra scuola e cinema
riunisce a Mestre istituzioni, sale e studenti
Venerdì 12 dicembre 2025 Villa Settembrini e il Multisala Candiani di Mestre hanno ospitato “Schermi di terra: il Veneto tra scuola e cinema”, una giornata di confronto sul rapporto tra scuola, territorio e sala cinematografica, promossa da AGIS, realtà da sempre attiva nella valorizzazione della cultura cinematografica sul territorio, con il sostegno della Regione del Veneto, in collaborazione con MPQuadro di Verona e con Alì Supermercati di Padova.
L’incontro, che si è svolto a Mestre presso Villa Settembrini, ha messo in dialogo una rete articolata di enti e istituzioni: dalla Regione del Veneto alle Università, dai Festival cinematografici alle Film Commission, insieme ai professionisti del settore audiovisivo e al mondo della scuola. Una collaborazione ampia che ha riflettuto la volontà di costruire pratiche condivise di apprendimento integrato con i media, in cui il linguaggio audiovisivo diventa parte dei processi educativi e si intreccia con le risorse culturali e sociali del territorio.
“Schermi di terra” si inserisce nel percorso del progetto “L.I.M.I.T.E. – Learning Integrated with Media and Inclusivity for Transformational Education”, selezionato nell’ambito del Bando territoriale del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola (CIPS) e sostenuto anche dal cofinanziamento della Regione del Veneto. La giornata del 12 dicembre ha rappresentato un momento di informazione della prima parte delle attività realizzate tra settembre e dicembre 2025 nelle scuole del territorio veneto e un’occasione di confronto sulle prospettive future di un progetto che proseguirà fino a maggio 2026, accompagnando l’intero anno scolastico.
Attraverso dialoghi, testimonianze e momenti di approfondimento, Schermi di terra ha messo in evidenza come un apprendimento integrato con i media possa diventare uno spazio di sperimentazione e crescita, capace di connettere media e inclusione all’interno di percorsi di educazione trasformativa: un modo di fare scuola che passa anche attraverso le immagini in movimento, per coinvolgere le nuove generazioni e renderle protagoniste attive del proprio sguardo sul mondo.
La mattinata a Villa Settembrini
La giornata si è aperta a Villa Settembrini con gli indirizzi di saluto di Fausta Bressani, direttrice Beni, Attività culturali e Sport della Regione del Veneto, di Marco Fortunato, presidente AGIS – ANEC Sezione Interregionale Tre Venezie, e di Marco Piccoli per MPQuadro, che hanno sottolineato l’importanza di una collaborazione stabile tra sale cinematografiche, scuole e istituzioni regionali.
«Come ANEC, sia a livello nazionale che interregionale, riteniamo che l'attività educativa sia assolutamente prioritaria perché contribuisce a valorizzare il ruolo delle sale cinematografiche come presidi sociali oltreché culturali. In un’epoca caratterizzata dalla presenza di un flusso costante di contenuti audiovisivi, spesso governati da algoritmi e sempre più contaminati dall'intelligenza artificiale, l’educazione alle immagini e attraverso le immagini è quantomai necessaria e momenti come questo rappresentano un'importante occasione di confronto sullo stato dell'arte.
Abbiamo una grande opportunità, possiamo formare non solo dei giovani spettatori ma cittadini e cittadine di domani, dando loro gli strumenti per leggere i linguaggi delle immagini, capire i meccanismi che le governano e scegliere in maniera consapevole cosa, come e dove vedere. E' fondamentale un impegno di tutti i soggetti della filiera per sfruttare tutte le opportunità e creare un percorso condiviso, che parte dalla sala cinematografica e punta a valorizzarla come luogo di partecipazione democratica», ha sottolineato Marco Fortunato, presidente AGIS-ANEC Sezione Interregionale Tre Venezie.
A seguire, Laura Cesaro dell’Università Ca’ Foscari di Venezia ha presentato nel dettaglio il progetto “L.I.M.I.T.E. – Learning Integrated with Media and Inclusivity for Transformational Education”, mettendo in luce come un apprendimento integrato con i media possa favorire processi inclusivi, percorsi cooperativi tra classi e scuole diverse e forme di cittadinanza attiva che passano anche attraverso il lavoro con le immagini.
«Con il progetto L.I.M.I.T.E. stiamo costruendo un’alleanza ampia che mette attorno allo stesso tavolo Regione, università, festival, sale e scuole. L’obiettivo è sviluppare pratiche condivise di apprendimento integrato con i media, valorizzando il territorio e le sue risorse culturali, e fare in modo che il cinema e i linguaggi audiovisivi diventino uno spazio di sperimentazione e crescita, capace di connettere innovazione didattica e partecipazione attiva delle nuove generazioni», ha spiegato Laura Cesaro, Università Ca’ Foscari Venezia.
Il progetto L.I.M.I.T.E., promosso da AGIS-ANEC Sezione Interregionale delle Tre Venezie, parte proprio dall’idea di limite come categoria per leggere l’ambiente in cui viviamo – territoriale e identitario – e per interrogare le relazioni tra paesaggio, identità, violenza di genere e rappresentazione. L’immagine in movimento è assunta come linguaggio di comunicazione inclusiva e strumento per attivare processi di placetelling, cioè narrazioni che mettono al centro i luoghi e le comunità più che l’attrattività turistica, rielaborando il patrimonio in chiave identitaria e formativa. Il percorso, avviato a settembre 2025 e destinato a proseguire fino a maggio 2026 lungo l’intero anno scolastico 2025/2026, coinvolge docenti e studenti dai 6 ai 18 anni, affiancando all’offerta ministeriale testi e linguaggi differenti – filmici e sonori – per allenare lo sguardo a leggere la realtà da più punti di vista, abitare con consapevolezza la rivoluzione digitale e sviluppare competenze di cittadinanza mediale.
Nel corso dell’anno scolastico 2025/2026 il progetto si articola in tre momenti principali: una prima fase di formazione per i docenti con il coinvolgimento dei partner; un ciclo di proiezioni gratuite, accompagnate da presentazioni e da eventuali dibattiti guidati da studiosi ed esperti; una fase di verifica e creazione di prodotti audiovisivi, in cui le classi sono chiamate a mettere in pratica le competenze acquisite, lavorando in gruppo alla realizzazione di cortometraggi e altri elaborati multimediali.
Tavola rotonda “Schermi di terra: il Veneto tra scuola e cinema”
Il cuore della mattinata è stata la tavola rotonda “Schermi di terra: il Veneto tra scuola e cinema”, coordinata da Laura Cesaro e articolata in due momenti.
Nella prima parte, dedicata alle politiche di sostegno al cinema per e nella scuola, sono intervenuti Fausta Bressani (Regione del Veneto), Manlio Piva (Università degli Studi di Padova), Alberto Scandola (Università degli Studi di Verona), Jacopo Chessa (direttore Veneto Film Commission), Giuliana Fantoni (presidente nazionale F.I.C.E. – Federazione Italiana Cinema d’Essai), Elena D’Incà (Cinemazero, Pordenone) e Marco Sartore (direttore AGIS/ANEC Tre Venezie), tracciando un quadro delle azioni in corso e delle prospettive future sul fronte di un’educazione che utilizza il cinema e le immagini in movimento come strumenti di relazione con i territori, di lettura del presente e di inclusione.
La seconda parte ha dato spazio alle pratiche territoriali e alle progettualità didattiche con gli interventi della formatrice CIPS Diana Mantegazza, di Milena Lamendola (insegnante e responsabile area didattica del Lago Film Festival), di Elisa Stevanato (docente dell’IIS Jacopo da Montagnana) e di Raffaella Traniello (insegnante e direttrice artistica del festival Corti a Ponte). Attraverso il racconto di esperienze concrete, le relatrici hanno mostrato come il linguaggio del cinema possa entrare in classe e nei percorsi scolastici, generando laboratori, cortometraggi, attività interdisciplinari e forme di partecipazione che passano proprio attraverso il lavoro con le immagini e con i media.
Dal confronto è emerso come il cinema e, più in generale, l’audiovisivo siano sempre più assunti come un vero e proprio linguaggio, fatto di codici da conoscere e sperimentare al pari di quello scritto e orale. Conoscere questo linguaggio significa non solo apprezzare meglio ciò che si vede, ma diventare spettatori più consapevoli, capaci di leggere i messaggi, riconoscere le scelte formali e usare le immagini in movimento per raccontare storie, affrontare temi complessi, lavorare in gruppo. Sono stati presentati percorsi che vanno dalla scuola dell’infanzia all’età adulta, dentro e fuori l’orario scolastico, con laboratori teorici e pratici che spaziano dalla storia del cinema alla produzione di cortometraggi, dall’animazione alle riprese immersive.
Alcuni interventi hanno inoltre sottolineato come il lavoro con i media rafforzi competenze trasversali – capacità di comprensione, attenzione, collaborazione tra pari – con ricadute positive anche sui risultati scolastici, in particolare nelle classi considerate più fragili. È emersa l’idea che un’educazione critica allo sguardo sia oggi decisiva non solo per bambini e ragazzi, ma anche per gli adulti, in un contesto segnato da sovraesposizione alle immagini, algoritmi e contenuti generati dall’intelligenza artificiale: non si tratta di demonizzare i dispositivi digitali, ma di imparare a usarli con consapevolezza, come si impara a guidare un’automobile.
Il pomeriggio al Multisala Candiani: protagonisti gli studenti
Nel pomeriggio le attività sono proseguite presso il Multisala Candiani, dove i veri protagonisti sono stati gli studenti: in sala sono stati presentati i cortometraggi realizzati tra ottobre e dicembre nell’ambito del progetto L.I.M.I.T.E.. Un momento di restituzione creativa che ha messo al centro lo sguardo delle ragazze e dei ragazzi sul mondo contemporaneo, mostrando come il lavoro con il linguaggio audiovisivo possa diventare parte integrante dei percorsi di apprendimento.
Al termine delle proiezioni sono stati premiati i lavori più meritevoli per la capacità di affrontare temi cruciali come sostenibilità, inclusione e valorizzazione del territorio, confermando la forza del linguaggio cinematografico come strumento per attivare processi educativi e di cittadinanza, oltre la semplice fruizione delle opere.
Tra i riconoscimenti assegnati, il Premio Sostenibilità è andato alla classe 2^ AS dell’I.I.S. Benedetti Tommaseo di Venezia; il Premio Miglior Soggetto e il Premio Miglior Regia agli studenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Marco Polo” – Liceo Artistico di Venezia. Il Premio Migliore Animazione è stato attribuito alla classe 5^ C della Scuola Primaria “Guglielmo Marconi” di Rossano Veneto, mentre i Premi Inclusione hanno coinvolto le classi 4^ C e 5^ I del Liceo “Amedeo di Savoia Duca d’Aosta” di Padova. La Scuola Primaria “Giuseppe Mazzini” di Villanova del Ghebbo ha ricevuto il Premio Miglior Regia Young per la classe 5^, il Liceo Statale “Corradini” di Thiene il Premio Innovazione Tecnologica Inclusiva, la Scuola Primaria “Cederle” di Montebello il Premio Visioni Inclusive per la classe 2^ A, e la Scuola Primaria “Zanella” di Zermeghedo il Premio Miglior Lavoro di Squadra per la classe 2^.
Un percorso che continua
“Schermi di terra: il Veneto tra scuola e cinema” è stato un appuntamento che ha confermato la centralità del dialogo tra scuola, cinema e territorio e che rinnova l’impegno di AGIS nel promuovere progettualità capaci di unire formazione, creatività e cittadinanza attiva, facendo dei media e delle immagini una parte integrante dei percorsi educativi.
L’esperienza della giornata di Mestre rappresenta così il consolidamento di un percorso che mette a sistema quanto è già stato realizzato, ma che evidenzia anche quanto rimanga ancora da sviluppare e rafforzare, a partire dalla rete di relazioni costruite tra istituzioni, sale, realtà festivaliere, mondo della scuola e professionisti dell’audiovisivo.
15/12/2025, 14:01