TFF43 - "Laghat nasce da una storia vera"
Presentato al Torino Film Festival 43 in Zibaldone il film "
Laghat - Un sogno impossibile" di Michael Zampino.
“Il film – spiega Zampino - nasce da un romanzo, il punto di partenza è stato l'episodio di questo cavallo mezzo cieco che ha vinto una gara e ha evitato di essere soppresso. Ci abbiamo costruito attorno una drammaturgia, cercando di trasformarla per il cinema aggiungendo situazioni. Fondamentale è stato il lavoro sui cavalli e sull'addestramento, non volevamo usare controfigura di Lorenzo, volevamo fosse davvero lui sul cavallo, renderlo credibile. Per rendere le corse credibili abbiamo imparato tecniche speciali per essere il più vicino possibile ai cavalli”.
Tra i membri del cast Edoardo Pesce ha confidato che suo nonno “era appassionato di cavalli, mi portava sempre a Capannelle e Tor di Valle, per me c'è un legame speciale, ho anche tatuato un cavallo da corsa, conoscevo già Michael. Io interpreto il papà del personaggio di Lorenzo, un conservatore, un antiquario che non vuole che lui si dia all'ippica”.
A Carlotta Antonelli è “piaciuta moltissimo la sceneggiatura e il punto di vista del racconto, non avevo mai avuto rapporti con i cavalli prima e avevo molte titubanze, ci ho messo un po' ad avere quella sicurezza necessaria ma sono contenta di quanto fatto”.
Hippolyte Girardot confida di aver vissuto il suo personaggio come se fosse “un vecchio cavallo, quasi finito. Ma con Laghat può sperare di avere un po' di tempo ancora, vede un'occasione per salvarsi: io sono Laghat!”.
Infine, è intervenuto il giovane protagonista, Lorenzo Guidi: “La cosa più grande che mi porto dietro è stata il grande impegno che c'è stato, di produzione e Jaqueline Freda, la nostra horse master. Io sono partito da zero con i cavalli e per mesi ho lavorato fino a diventare un fantino, quello con i cavalli deve essere un lavoro di fiducia sincero. Da lì tutto è stato naturale, è un mondo che ti chiede l'esclusiva, devi dare tutto ai cavalli”.
26/11/2025, 20:08
Carlo Griseri