MANCANZA-PARADISO - A Milano la nuova
mostra personale di Stefano Odoardi
L’agenzia di comunicazione e marketing Theoria, attraverso la sua divisione Artheoria, annuncia la mostra personale
Mancanza-Paradiso di
Stefano Odoardi, a Milano dal 20 novembre al 6 dicembre 2025 presso lo spazio TheWarehouse, in via Settala 41.
Mancanza-Paradiso è l’opera visionaria e multiforme di un artista che trascende ogni confine, celebrando la contaminazione come la sua vera musa attraverso un percorso fotografico. Con i suoi scatti, l’artista e regista svela a tutto il pubblico l'atto conclusivo della sua epica e singolare trilogia Mancanza, di cui Paradiso è l’ultimo capitolo: non solo una mostra, ma un vero e proprio pellegrinaggio estetico che fonde cinema e arte visiva.
L’esposizione offrirà ai visitatori l’opportunità di immergersi nel paradiso contemplativo dell’artista, seguendo i passi del suo Angelo e Musa ispiratrice, Angélique Cavallari, protagonista della trilogia, in un dialogo silenzioso tra cinema e fotografia.
Regista, pittore e poeta dell'immagine, Stefano Odoardi è un Maestro della contaminazione artistica, un cineasta che dipinge e un fotografo che dirige. Il suo talento non si è mai limitato a un unico mezzo, ma si è dispiegato in una ricerca incessante che abbraccia cinema, performance, disegno, acquerelli, musica, poesia e fotografia. Questa alchimia creativa è l'anima della sua opera più ambiziosa: la trilogia Mancanza, un viaggio cinematografico unico nel panorama internazionale.
La vera chiave di volta di questo progetto risiede nel suo approccio rivoluzionario alla sceneggiatura, dove il testo cede il passo all'immagine: il primo capitolo, Mancanza-Inferno (2014), un viaggio nell'inferno metafisico de L'Aquila, fu tracciato prima con i suoi disegni, mentre il secondo, Mancanza-Purgatorio (2016), l'odissea sull'errare dell'uomo, prese forma attraverso eterei acquerelli.
A chiudere la trilogia, Mancanza-Paradiso si svela invece al pubblico attraverso la fotografia, prima ancora della premier in sala. Gli scatti esposti non sono semplici documenti di scena, ma la sceneggiatura stessa, la poetica roadmap del film in produzione.
La mostra milanese non è una semplice esposizione, ma l'atto di nascita visivo di un'opera cinematografica. Le 25 fotografie, in grande formato, sono istanti rubati che catturano l'Angelo, incarnato dall'attrice e performer Angélique Cavallari , in una contemplazione mistica della Bellezza.
Ambientate nei sacri templi dell'arte, come il Van Gogh Museum e il Rijksmuseum di Amsterdam, queste opere conducono lo spettatore nel paradiso visionario di Odoardi, trasformando ogni immagine in un verso poetico e ogni scatto nel capitolo fondante del film finale: sono la sceneggiatura divenuta arte, un dialogo silenzioso tra il corpo dell'Angelo e i capolavori pittorici, che ci guida attraverso la terza e ultima fase di questo epico pellegrinaggio artistico.
17/11/2025, 11:35