FESTIVAL DEI POPOLI 66 - I documentari del domani: il progetto ULISSE
Dodici documentari, pensati e scritti da 12 giovani registi italiani, sviluppati all’interno della
Residenza Ulisse, ideata da
Samuele Rossi di Echivisivi, saranno presentati al
66 Festival dei Popoli, dove i partecipanti esporranno per la prima volta i progetti ai professionisti del mercato audiovisivo. Il corso, unico in Italia nel suo genere, si è sviluppato in 5 mesi di lavoro tra Firenze, Pistoia e Prato e numerosi incontri con i professionisti del settore audiovisivo.
Memorie giovanili, ritratti intimi, indagini familiari, sessualità, racconti storici, nuovi linguaggi: sono queste alcune delle scelte presenti nei progetti preparati dai ragazzi e dalle ragazze selezionati in Residenza. L’ultima sessione è avvenuta in presenza durante la settimana del
66° Festival dei Popoli in corso a Firenze. Guidati da Samuele Rossi e accompagnati dai tutoraggi di Maria Bonsanti, film programmer ed esperta internazionale del cinema del reale, Lorenzo Bagnatori, sceneggiatore, e Giuseppe Cassaro, archive producer, i ragazzi e le ragazze di Ulisse hanno attraversato 6 giorni intensivi che hanno permesso di prepararsi alla giornata conclusiva della Residenza, dove presenteranno i loro lavori attraverso pitch a tre esperti di settore, Daniela Persico (Locarno Film Festival, Bellaria Film Festival), Marco Cipollini (FidMarseille) e Glenda Balucani (DocLisboa). Le giornate si sono svolte all’interno del programma industry del Festival dei Popoli, durante il quale i ragazzi e le ragazze di Ulisse hanno vissuto l'esperienza del festival. Due le giornate in contatto, questi i lavori dei giovani registi: “
Due volte reclusa” di Adele Insardà, “
Fiche rotte” di Melissa Palmeri, “
Il bambino scomparso” di Gianluca Recchia, “
La splendida cima. Il G4 di Bepi De Francesch" di Andrea Volcan, “
La vie que je t’ai donnée” di Francesca Zaramella, “
Lo strano viaggio di Dino Buzzati” di Anna Maria Spingola e Maria Chiara Tiberia, “
Per Icaro” di Dario Butelli, “
Plenitude” di Myriam Parcelli, “
Reliquiario” di Nikolai Palmieri, “
Tu mi sembri una badia” di Giorgia Pagano.
"
Residenza Ulisse è diventata un luogo sicuro per i giovani che vogliono fare documentario" - ha dichiarato l’ideatore
Samuele Rossi - "
Un percorso vivo, uno spazio dove confrontarsi, crescere, capire una strategia. supportati e incoraggiati in una logica di gruppo e di totale condivisione. Ho visto nascere una piccola comunità. Il nostro settore ha bisogno di risvegliare un approccio che sia collettivo e non individuale. Ne abbiamo una grande necessità. Ora continueremo a lavorare per far crescere Ulisse e arrivare nel 2026 con la seconda edizione".
La
Residenza Ulisse nasce da un’idea di Samuele Rossi - regista toscano candidato ai Nastri d’Argento 2025 e nella cinquina finalista ai David di Donatello 2025 per il miglior documentario con Prima della fine. Gli ultimi giorni di Enrico Berlinguer – ed è promossa da Echivisivi con il sostegno di Fondazione Sistema Toscana (nel quadro del Programma Regionale Fondo Sociale Europeo Plus 2021–2027 della Regione Toscana), Ministero della Cultura e SIAE – Per Chi Crea, con la collaborazione di GiovaniSì, Festival dei Popoli e Greenwich, con il patrocinio del Comune di Prato e del Comune di Firenze.
08/11/2025, 09:28