ITALIAN HORROR FANTASY FEST 2025 - Chiusura con soddisfazione
Con l’anteprima europea del film corale
The Summoning of Baby Blue, si è conclusa con grande successo l’edizione 2025 dell’
Italian Horror Fantasy Fest (IHFF), la rassegna dedicata al cinema di genere horror e fantastico ideata e diretta da Luigi Pastore.
Dopo il successo della conferenza stampa di ottobre, che ha visto il Maestro Dario Argento insignito della Medaglia della Presidenza dell’Assemblea Capitolina dall’Onorevole Fabrizio Santori, il festival è partito sabato 1° novembre alla Casa del Cinema, con un’apertura brillante condotta da Paolo Ruffini, che ha dato il via a un programma intenso di proiezioni, incontri e ospiti.
Tra i protagonisti della prima parte della giornata anche Dario Ballantini (Striscia la Notizia), che ha presentato il cortometraggio Oniric, diretto dal figlio Deleo Ballantini. A seguire, la proiezione del trailer del film Al termine del sole, codiretto da Dario Almerighi e Lorenzo Lepori, presentati da Antonio Tentori.
È stata poi la volta di Luigi Parisi, regista di punta della serialità Mediaset (Sangue Caldo, Onore e Rispetto, Il Peccato e la Vergogna), che ha proposto quattro cortometraggi inediti offrendo la sua personale visione dell’horror e del fantastico.
L’incontro, moderato da Emanuele Di Nicola di Nocturno, ha rappresentato uno dei momenti più apprezzati della manifestazione, confermando Parisi come uno degli autori italiani più versatili e capaci di dialogare con il linguaggio contemporaneo del genere.
Un momento cult ha visto il ritorno di Zio Tibia, simbolo dell’horror televisivo, per annunciare i vincitori dei tre principali riconoscimenti del festival: miglior lungometraggio The Red Mask di Ritesh Gupta, miglior cortometraggio The Daughter di Jorge Sermini, Flat Parioli Award a Haiku 27, diretto da Nikolaj Servettini, consegnato in collaborazione con uno dei partner tecnici della manifestazione.
Tra gli ospiti anche i registi Claudio Fragasso, che ha presentato in anteprima il trailer del suo nuovo film The Devil Among Us, e Dario Germani, con una clip esclusiva del suo prossimo lavoro Angelus Tenebrarum. Presente inoltre Marco Cerilli, regista de La Casa del Sabba, che ha introdotto il suo film insieme al produttore e direttore artistico Luigi Pastore.
Dopo un fuori programma con l’intermezzo poetico di Alessandro D’Agostini, che ha presentato la sua Ombra, applausi anche per i Manetti Bros., Fiore Argento, Gianni Paolucci, Davide Pulici e Antonio Zequila, componenti della giuria di qualità che ha consegnato i premi ideati dal maestro degli effetti speciali Sergio Stivaletti, autore anche del nuovo logo ufficiale del festival.
Tra i riconoscimenti più sentiti, il Premio Bruno Mattei è andato al candidato all’Oscar Francesco Costabile, mentre il Premio Eccellenza è stato assegnato al regista e musicista Federico Zampaglione “per aver saputo rinnovare con coraggio e visione il linguaggio del terrore, portando il cinema horror italiano a nuovi traguardi internazionali”.
A suggellare l’edizione, la proiezione in anteprima europea del film The Summoning of Baby Blue, distribuito dalla neozelandese Black Mandala.
L’IHFF25 ha confermato la sua natura di laboratorio creativo per il cinema di genere, unendo nomi affermati e nuovi talenti in un’atmosfera di condivisione e passione. Soddisfazione da parte del direttore artistico Luigi Pastore, che ha dichiarato: «Nonostante la limitazione a un solo giorno e la disponibilità di una sala da 118 posti, la partecipazione del pubblico è stata straordinaria: oltre 200 accrediti, più numerose presenze inattese e la partecipazione di altri artisti arrivati a sorpresa. Abbiamo avuto il produttore americano del film vincitore e tutti i premiati presenti. Siamo considerati all’estero un festival di riferimento: ce lo confermano i numeri delle opere iscritte, provenienti da ogni parte del mondo, con 26 lungometraggi e oltre 100 cortometraggi. Hanno partecipato più di 20 registi, e — considerando anche la conferenza stampa a Palazzo Valentini — oltre 50 artisti tra attori e maestranze del cinema. Insomma, numeri che confermano quanto il Festival sia apprezzato. Per questo motivo ho intenzione di espandere il progetto e farlo vivere come un festival permanente, con iniziative promosse sotto l’acronimo IHFF: una piattaforma streaming dedicata alla distribuzione di opere indipendenti, un laboratorio di formazione con docenti qualificati e altre attività che porteranno all’edizione
2026.»
06/11/2025, 16:20