OTTOBRE ALESSANDRINO 2 - Fanni Wrochna:
"Emozione per il mio primo premio"
Il Premio
Miglior interprete rivelazione del Centro Sperimentale di Cinematografia Roma durante la seconda edizione di
Ottobre Alessandrino è stato assegnato all'attrice
Fanni Wrochna per la sua interpretazione in "Duse" di Pietro Marcello. Il premio le verrà consegnato da Luca Ribuoli.
Fanni, cosa ricordi del provino per il film "Duse", un ruolo non facile da conquistare.
"Non era scontato, e questo mi rende ancora più felice. Ho fatto il CSC a Roma ma poi sono tornata nella mia Ungheria (sono nata a Budapest), pur continuando a fare provini in Italia grazie all'invio di self tape. Ma per sei anni nulla, non venivo mai richiamata per provini di approfondimento! Ho lavorato nel mio Paese, e poi ho ottenuto il ruolo proprio per il progetto più bello che potevo sognare! Mi fa ridere che Pietro prima di ufficializzarmi mi ha chiesto se secondo me sarei riuscita a farcela, gli ho risposto: ma certo! Ed eccoci qui".
Avete girato il film tra marzo e maggio 2024, cosa ricordi di quel periodo?
"Ricordo giorni di pura euforia per me, non avevo mai lavorato in passato a progetti più lunghi di 3-4 giorni al massimo, qui sono stati ben 38! Potevo davvero diventare quasi parente di tutta la troupe, eravamo come una famiglia gigante, di cui Pietro e Valeria Bruni Tedeschi erano come i genitori, due genitori perfetti che riuscivano a immedesimarsi nel gioco dell'improvvisazone ma dando anche ascolto, molto rassicurante, a tutti noi, cast e troupe.
Valeria poi, essendo anche regista, è stata un'ottima compagna: lei sa perdersi tantissimo nel gioco della recitazione ma senti sempre che parallelamente sta ascoltando gli altri e ti aiuta, mi stimolava mondo a dare il massimo, entrare in profondità nella mia interpretazione.
Siamo tutti molto felici di quello che abbiamo fatto insieme, è molto importante il livello artistico raggiunto ma lavorare con gente splendida è la prima cosa, è quello che ti rimane davvero una volta finito".
Come hai lavorato sul tuo personaggio, realmente esistito ma di cui si sa poco?
"Mi ha affascinato tantissimo percepire che questa persona è veramente esistita e il suo ruolo era importantissimo, è stata vent'anni dietro alla Duse ma di lei non ne hanno mai parlato! C'era da fare anche una preparazione un po' spirituale, le stavamo dando un corpo, una storia... non c'è tanto materiale su di lei, è stato bello immaginarla.
Tante persone dopo aver visto il film mi hanno chiesto, conoscendomi: ma tu riesci a sorridere? Sei sempre seria nel film! Questa cosa mi diverte, forse ero rigida perché l'unico scopo di Desiree era aiutare lei, pensare a come potevo starle vicina... Desiree era al 100% focalizzata su di lei, il suo unico motivo di vita era farla felice".
Come hai accolto la notizia di questo premio?
"E' il primo premio che ricevo nella vita! Sono emozionatissima. Il mio sogno era studiare all'Accademia di Budapest, dove sono nata: durante il liceo quella era l'unica opzione per me, ma non mi hanno preso e siccome un po' parlavo italiano ho pensato di venire qui e provare. Al primo anno non mi hanno preso al CSC ma sono andata a Bologna, alla Scuola di Teatro di Bologna “Alessandra Galante Garrone", l'anno dopo poi sono entrata al Centro.
Ho sempre voluto fare cinema, richiede un'onestà totale, non puoi fingere perché viene sgamata subito... Da noi in Ungheria non c'è un'università simile per il cinema, l'unica opzione era il teatro".
Hai lavorato anche in una fiction su Mozart, che in Italia non è ancora uscita: che altro dobbiamo aspettarci prossimamente?
"La vita di Mozart è sempre una grande occasione per gli attori ungheresi, ci sono spesso tante produzioni internazionali che vengono da noi per questo. Ho avuto modo di lavorare a tanti progetti grandi ma con ruoli piccoli, in questo caso - "Mozart: Rise of a Genius" - il mio ruolo invece era quello della moglie di Mozart, quindi molto più grande!
E' stata un'esperienza meravigliosa, arrivata subito dopo "Duse". Anzi, i provini li ho fatti ancora mentre giravamo il film: ricordo che stavamo girando una scena e dovevo fare un video-provino, ho fatto una corsa nel camerino appena è stato dato lo stop... ero già in costume d'epoca, mentre facevo il provino la costumista mi cambiava... un momento surreale ma ero euforica, forse ha reso tutto più facile!
In futuro farà uno spettacolo allo Stabile di Genova, "Troppo ghiaccio" con Fiammetta Bellone, poi un cortometraggio in Ungheria. Grandi cose di cinema ci saranno: cerco di essere paziente, anche se non è facile. Arriverà quel che deve arrivare".
24/10/2025, 15:35
Carlo Griseri