SOGNIELETTRICI 4 - I vincitori
Si conclude oggi la quarta edizione di
Sognielettrici Festival dell'immaginario fantastico e di fantascienza con la cerimonia di consegna dei Premi Ciciarampa e il film The Wolf, the Fox and the Leopard di David Verbeek, che chiude una sei giorni intensa dedicata all’immaginazione tra film, incontri, approfondimenti, ospiti e i lavori del convegno accademico internazionale sulla speculative fiction, a ingresso gratuito.
Se potessimo lanciare un Ctrl+Alt+Dreams, cosa vorremmo resettare? La quarta edizione di Sognielettrici ha cercato di rispondere a questa domanda, prendendosi del tempo per riflettere, rielaborare e quindi immaginare nuovi possibili scenari positivi. Tra gli ospiti il regista Paolo Strippoli ha tenuto la masterclass Fuori norma: il cinema di Paolo Strippoli moderata da Rocco Moccagatta, in cui ha condiviso gli attrezzi del mestiere di un autore tra i più promettenti e originali del panorama contemporaneo (Piove, La valle dei sorrisi) capace di proporre un cinema d’autore dai richiami fantastici, in un paese poco avvezzo al genere.
Sempre di produzione contemporanea si sono occupati anche la streamer Kurolily (Sara Stefanizzi) e il creator e regista Mauro Zingarelli che, in collaborazione con Milan Games Week & Cartoomics (28-30 novembre, Rho Fiera Milano) hanno analizzato l’attuale proposta di serie tv legate al mondo del gaming, dimostrando una crescente attenzione a un settore per troppo tempo sottovalutato.
Grande attenzione come sempre al mondo del fumetto, che quest’anno ha messo a confronto il fumetto di genere mainstream - con la presenza di Adriano Barone (Nathan Never), Luigi Mignacco (Mister No), Marcello Mosca e Dario Guccio di Frankenstein Magazine, periodico sperimentale e indipendente che ha firmato la locandina di Sognielettrici – e il fumetto weird underground rappresentato da David Genchi (Bob) e Spugna (The Rust Kingdom). La nona arte, in crisi a causa dei cambiamenti tecnologici e produttivi, gode invece di grande salute creativa continuando a cogliere le istanze di un cambiamento necessario. Anche il tradizionale appuntamento con le voci del fantastico, ha visto gli attori e doppiatori Cinzia Massironi (Dragon Ball, Mass Effect) e Claudio Moneta (la voce italiana di SpongeBob) portarci dietro le quinte di un mestiere che sta cambiando profondamente e affronta la sfida con la volontà di sottolineare la differenza di risultato tra preparazione umana e intelligenza artificiale
Ricostruire il futuro è stato anche il tema al centro di una tavola rotonda di approfondimento sul solarpunk, movimento culturale e letterario che immagina un futuro sostenibile e tecnologicamente avanzato. Presenti tre tra gli autori italiani più rappresentativi: Franco Ricciardiello, Nicoletta Vallorani e Francesco Verso che hanno sottolineato l’importanza di usare l’immaginazione per costruire una realtà migliore. E se il solarpunk oggi in Italia può crescere è anche perché la collana editoriale Urania ha permesso a generazioni di lettori di appassionarsi alla fantascienza: ne abbiamo ripercorso la storia e l’eredità culturale con il Presidente di Fondazione Mondadori Paolo Verri, grazie alla curatela dello studioso di new media Simone Arcagni e della ricercatrice Simona Pezzano. Interessante poi l’accento posto da Stranimondi, la fiera del libro fantastico, che ha approfondito il rapporto tra scienza, fantascienza e religione con i saggisti e autori Laura Coci, Mauro Gaffo, Emanuele Manco e Silvio Sosio.
Grande soddisfazione anche per il successo della retrospettiva Oggetti non identificati – La fantascienza italiana degli anni ’60, curata dai professori Rocco Moccagatta e Riccardo Caccia, che ha permesso a studenti e appassionati di (ri)vivere una stagione unica del nostro cinema, che guardava al futuro dal lontano 1965, in un mondo precedente all’allunaggio, grazie ad autori come Mario Bava (Terrore nello spazio), Antonio Margheriti (I diafanoidi vengono da Marte), Elio Petri (La decima vittima) e Lucio Fulci (002 operazione Luna).
Si chiude quindi questa entusiasmante quarta edizione di
Sognielettrici con la premiazione e il film di chiusura The Wolf, the Fox and the Leopard di David Verbeek che celebra le due sezioni competitive che hanno presentato in anteprima 31 film, 10 lungometraggi e 21 cortometraggi, proponendo al pubblico una panoramica da tutto il mondo.
A stabilire i vincitori dei Premi Ciciarampa sono state le giurie elettriche formate da studenti e addetti ai lavori. La Giuria Lungometraggi composta dal fumettista, scrittore ed editore Daniele Brolli, dalla critica cinematografica e tv, creator e scrittrice Gabriella Giliberti e dallo scrittore, giornalista e saggista Dario Tonani ha decretato un palmares all’insegna della ricerca visiva e che celebra lo straniamento contemporaneo nei confronti di una realtà aliena che manipola la società e l’interiorità del genere umano:
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Miglior Film: The Black Hole (Must auk) di Moonika Siimets (Estonia/Finlandia, 2024)
con la seguente motivazione: “per aver raccontato la deriva sociale ed economica dell’Occidente post-industriale attraverso l’incontro perturbante con l’alieno nell’osservatorio ai confini d’Europa delle Repubbliche baltiche. Le scelte di effetti speciali vecchio stile con animatroni, dell’ambientazione in una periferia avvilita, di una tessitura narrativa corale e di personaggi estremi ma desolati, meschini e sentimentalmente fragili, esaltano una satira impietosa che, grazie al grottesco, azzera la comune morale e ci riporta alle fasi sognanti della scoperta dell’universo.”
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Miglior Regia: Tallulah H. Schwab per Mr. K (Paesi Bassi/Belgio/Norvegia. 2024)
con la seguente motivazione: “per il taglio personale e profondamente evocativo con il quale la regista ha portato nella dimensione della memoria l’orrore cosmico che pervade la storia. Ma soprattutto l’angoscia e il senso di straniamento che guidano l’ignaro protagonista nella disperata e vitale ricerca di una via d’uscita. Il tutto in una claustrofobica atmosfera di decadenza che, tra riferimenti a realtà storiche e sociali e citazioni letterarie, assume i tratti di un dramma collettivo.”
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Film più Originale: Monkey’s Magic Merry Go Round di Aidan Leary (USA, 2024)
con la seguente motivazione: “per l’audace ibridazione tra horror e linguaggio della TV per bambini: canzoncine, scenografie da studio e cromie ‘VHS’ si incrinano in un incubo analogico. La regia di Aidan Leary isola il conduttore - unico corpo “in carne e ossa” - mentre i pupazzi, fisici e performati con effetti pratici, oscillano tra complicità e minaccia, custodendo/manipolando la sua memoria. Ne emerge un tema netto: la rimozione del trauma e la nostalgia infantile come dispositivo di controllo.”
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Migliori SFX/VFX: Mr. K di Tallulah H. Schwab (Paesi Bassi/Belgio/Norvegia, 2024)
con la seguente motivazione: “per come la scenografia materica e gli effetti digitali si fondono nella costruzione di un'architettura labirintica mutante e pulsante di vita, capace di rappresentare il passaggio tra dentro e fuori, visibile e nascosto. In particolar modo per come questi effetti, sebbene digitali, rendano concreto il peso dell'inconscio del protagonista, rappresentando così lo smarrimento del genere umano di fronte al passaggio tra interiorità e visibile.”
La Giuria Cortometraggi coordinata dalla docente e saggista Fabrizia Malgieri e formata dalle studentesse e dagli studenti del corso di Laurea magistrale in Televisione, Cinema e New Media dell’Università IULM Gaia Berisso, Enrico Borghesio, Giulio De Gaetanis, Stefania Filace, Elena Mascellani, Claudio Recenti, Lorenzo Sancini, Giorgia Sebe ha decretato:
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Miglior corto: Happy People (Boldog emberek) di Balázs Budavári (Ungheria, 2025)
con la seguente motivazione: “Happy People sorprende per la sua scrittura e la sua messa in scena, ma soprattutto per la sua straordinaria capacità nel raccontare come ci poniamo con gli altri all'interno della società contemporanea, sempre più votata alla performance. Quanto siamo davvero felici, quanto dobbiamo esserlo, quanto la felicità degli altri influisce sulla nostra? L'opera di Budavári indaga tutti questi aspetti con grande intensità attraverso la lente della distopia, che rende tutto ancora più cupo, ma anche rivelatore.”.
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Corto più originale: The Age of Flowering Plants (La era de las plantas con flor) di Magaly Ugarte de Pablo (Messico, 2025)
con la seguente motivazione: “The Age of Flowering Plants è un'originale metafora sulla scoperta di sè, una pratica che sempre più passa attraverso un processo di auto-riflessione e di come ci poniamo con gli altri - anche e soprattutto attraverso la nostra sessualità. In particolare, questa opera colpisce per un uso complesso della luce e della fotografia, in quanto entrambe vengono utilizzate dall'autrice con l'intento di scandire la trasformazione, da bozzolo a meravigliosa farfalla, della stessa protagonista.”.
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Menzione speciale della giuria: The Golem Smashes All Walls di Nathan Meltz (USA, 2025)
con la seguente motivazione: “The Golem Smashes All Walls si distingue per il suo uso singolare della tecnica animata, ma anche per un uso attento e studiato della musica. Affascina per il suo carattere "classico" (con un'animazione che ricorda quella in acetato), ma anche per la sua capacità di riflettere su temi estremamente moderni, compreso il nostro rapporto (timoroso, affascinato, entusiasta) nei confronti delle macchine.”
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Quando tramite la tecnologia" dichiara il direttore artistico
Stefano Locati - "
possono essere diffusi parole, pensieri, immagini, video al ritmo di migliaia o centinaia di migliaia al secondo, conservano ancora un senso? La quarta edizione di Sognielettrici ci ha confermato che la differenza la fanno sempre gli esseri umani, soprattutto quando uniscono la loro intelligenza condivisa, senza rifiutare la tecnologia, ma mantenendo consapevolezza critica sui mezzi creativi e di espressione. Le proiezioni, gli incontri con i creativi e il dibattito in ambito accademico tra ricercatrici e ricercatori da tutto il mondo, ha contribuito a sei giorni di pausa dalla sovrabbondanza di dati, pieni di sorprese e imprevisti, permettendoci di introiettare il cambiamento e, speriamo, indirizzarlo".
In attesa di mettere alla prova gli effetti di questo salutare Ctrl+Alt+Dreams non ci resta che tornare a immaginare la prossima edizione, sempre al grido di Riprendiamoci il futuro!
18/10/2025, 21:00