Note di produzione di "Petra - Terza stagione"
Si torna sempre dove si è stati bene. E quindi ecco finalmente la terza, attesissima stagione di Petra. Ed ecco Paola Cortellesi, Genova, le indagini, le litigate, le birre al Samarcanda, i crimini che ci portano a indagare le contraddizioni dell’animo umano. E l’amicizia, perché Petra non sarebbe Petra senza il suo Monte, e Monte non sarebbe il Monte che amiamo se non avesse il volto e il calore di Andrea Pennacchi, che come sempre riesce a dare vita a un personaggio di cui, come Petra, non riusciamo più a fare a meno. E come sempre il mondo di Petra vive anche grazie a un cast d’eccellenza che non vediamo l’ora di presentare al grande pubblico in questa terza stagione, tra cui Francesco Colella, Manuela Mandracchia e la new entry Francesco Acquaroli. Quando cinque anni fa sono iniziate le indagini di Petra Delicato, qualcuno forse faticava ad immaginare Paola Cortellesi in un ruolo così. Ma dal primo secondo in scena questi dubbi sono stati spazzati via da un’interpretazione fortissima, che continua a raccontarci una donna contemporanea, che ammiriamo per il suo coraggio e la sua intransigenza e che comprendiamo nelle sue fragilità e per il suo profondo senso di giustizia. Dopo lo straordinario successo di C’è ancora domani, Paola Cortellesi torna per la priva volta sullo schermo nei panni della nostra amata Petra Delicato. Un ruolo che oggi più che mai brilla nella spettacolare carriera di Paola, che ancora una volta ci restituisce il suo sguardo unico, la sua interpretazione umanissima e la sua capacità di raccontare un femminile fuori dagli stereotipi. Una protagonista femminile che non ha il problema di dimostrare il proprio valore, perché già vive quella liberazione di cui la società avrebbe tanto bisogno, una donna che afferma con coraggio la propria identità e che vive tutto, senza fare sconti ai propri desideri. Petra è così, una detective nel lavoro e anche nella vita, che nel rapporto con Monte e attraverso i casi ci permette di indagare le insondabili contraddizioni dell’animo umano, e che ci inchioda con le sue scomode verità. Petra è unica, ci fa ridere e ci fa piangere. Negli anni Maria Sole Tognazzi ci ha regalato una serie in cui gli appassionati di crime continuano a trovare gialli intriganti e una Genova misteriosa, ma che ha catturato tutti per la forza dei suoi personaggi e grazie alla sua regia umanissima. È quindi per noi un onore portare al pubblico questa terza stagione di Petra. Paola ci ha saputo mostrare lati di Petra che ci hanno sorpreso e commosso, abbiamo amato lavorare ancora una volta con lei e siamo sicuri che anche il pubblico si innamorerà per la terza volta di questa protagonista così unica.
Nils Hartmann
Executive Vice President Sky Studios Italia
Ritrovare Petra Delicato è stato come tornare a casa dopo un lungo viaggio. Negli anni trascorsi dopo la seconda stagione, avevamo quasi dimenticato quanto fosse accogliente, esteticamente raffinato, ben illuminato, appassionante e divertente il mondo di Petra. Ma non appena varcata la soglia, abbiamo acceso la luce e abbiamo ricordato. Con gli sceneggiatori Giulia Calenda, Ilaria Macchia e Furio Andreotti, ed insieme a Paola Cortellesi e a Maria Sole Tognazzi, abbiamo affrontato la sfida di creare una terza stagione che fosse in continuità con le precedenti, ormai amatissime dal pubblico, e che al tempo stesso fosse capace di sorprendere. Perché Petra è un personaggio che amiamo proprio per la sua capacità di rimanere sé stessa pur accettando di cambiare, anzi proprio perché non teme di cambiare, di mettersi in discussione, di interrogarsi. Perciò anche noi ci siamo dovuti interrogare su quale potesse essere il passo successivo di Petra, nella sua personale ricerca della felicità. Alla fine della seconda stagione Petra ha incontrato Marco, un uomo che le ha reso possibile immaginare una vita condivisa, mentre il suo sodale Antonio Monte si sposava con Beatrice, ratificando un primo cambiamento nell’assetto sentimental-professionale della coppia più amata. Quindi, come si trasforma il loro sostenersi, completarsi, aiutarsi? C’è ancora spazio per le birre al Samarcanda, ora che hanno una famiglia che li aspetta a casa? Le indagini sono ancora la priorità principale? Sono capaci, Petra e Antonio, di mantenere l’equilibrio tra le loro vite professionali, il loro speciale legame personale, e le loro vite private? Trovare una risposta a queste domande è ciò che ha guidato l’ideazione della terza stagione e, con nostra stessa sorpresa, abbiamo scoperto che le risposte potevano essere diverse per l’uno e per l’altra, e che il loro futuro poteva essere ricco di sorprese. Dobbiamo dire grazie ai professionisti eccezionali che hanno accompagnato Petra in questa avventura, perché ognuno di loro ha contribuito a renderla familiare e sorprendente insieme, mettendo le proprie competenze ed esperienza al servizio del viaggio dei nostri personaggi, un viaggio che ci ha fatto emozionare dal primo giorno di girato fino all’ultimo controllo di color e mix. Tanto nei consueti vicoli di Genova quanto nella abbacinante Palermo, Maria Sole Tognazzi, Paola Cortellesi e Andrea Pennacchi, insieme a una troupe d' eccellenza, ci hanno regalato un sodalizio professionale e umano del tutto speciale. E finalmente, siamo entusiasti di condividere questo regalo anche con il pubblico.
Riccardo Tozzi
Presidente e CEO Cattleya