GREEN IS THE NEW RED - La soia e l'Archivio del terrore in Paraguay
La voce narrante è quella della regista
Anna Recalde Miranda il cui bisnonno era uno dei primi agricoltori del Paraguay, orgoglioso delle sue piantagioni di banane e ananas, prima della dittatura.
Il docufilm è una drammatica ricostruzione della politica paraguayana, della sorte dei campesinos combattuti e sterminati perché accusati di essere comunisti . Un piano architettato al fine di sottrarre loro le terre da destinare esclusivamente alla coltivazione di soia, considerata il nuovo oro. Il Paraguay è il paese più anticomunista dell’America Latina e dopo ben 35 anni di dittatura da parte di Alfredo Stroessner, generale e capo della polizia (candidato a vita alla nomina presidenziale), il governo è passato ai politici appartenenti al partito dell’ex dittatore. Nonostante si presenti l’occasione di ottenere un governo progressista, dopo anni di lotte e di proteste e ben 24 colpi di stato, purtroppo il sogno di realizzare un paese emancipato si trasforma in un incubo e ancora oggi si percepisce una evidente difficoltà nel governare senza misteri e senza intromissioni.
La regista, carte alla mano, dichiara senza remore che ancora tutto è in mano ad alcuni grandi proprietari terrieri (facenti parte del governo e del partito dell’ex dittatore) che in questi settanta anni si sono appropriati della terra, promuovendo la distruzione di foreste e di piantagioni per lasciare tutto lo spazio alla coltivazione della soia. Mentre la tanto attesa riforma agraria non è stata approvata, chiunque tenti di protestare viene accusato di essere sovversivo e comunista. Nel 2012 la strage di Curuguaty è sotto gli occhi di tutti, lo scontro tra polizia armata e contadini “sin tierra”, che reclamavano la possibilità di poter coltivare le terre oggi destinate alla sola soia, si rivela una strage annunciata e i poveri campesinos disarmati, vengono uccisi dalla polizia.
La regista nei suoi numerosi viaggi in Paraguay filma il massacro e intervista alcuni storici che stanno studiando la questione. Tanti i personaggi politici che hanno conservato documenti importanti come, ad esempio, il Presidente della Segreteria Generale, oppure come Martin Almeda, un difensore della giustizia che dopo essere stato imprigionato e torturato a lungo nelle carceri paraguayane, decide di raccogliere dati e informazioni sul tanto pericoloso quanto misterioso Archivio del Terrore.
Anche lui nel 2024 muore in modo misterioso fatto passare per infarto. Emergono diversi mandanti e strategie politiche, come quella dell’Operazione Condor, mirate all’eliminazione dei sedicenti comunisti. Tutti conoscono i politici coinvolti e si parla di un accordo di Intelligence militare in collaborazione anche con paesi esteri, ma tutto rimane coperto da un velo che nessuno riesce ad alzare. L’incubo è quello di un governo di pochi eletti che la fanno da padroni e che si sono spartiti ben 8 milioni di ettari di terra paraguayana: la soia e il Piano Condor rappresentano le due facce della stessa moneta e scavare in questi archivi rimane ancora terribilmente pericoloso.
30/09/2025, 11:34
Silvia Amadio