VENEZIA 82 - COME TI MUOVI SBAGLI di Gianni Di Gregorio
Presentato Fuori Concorso alle Giornate degli Autori, il nuovo film diretto e interpretato da Gianni Di Gregorio, scritto insieme a Marco Pettenello, “
Come ti muovi, sbagli”, con Greta Scarano, Iaia Forte e Tom Wlaschiha, distribuito da Fandango dal 5 settembre, si inserisce con naturalezza nel percorso autoriale che Di Gregorio ha tracciato negli anni: un cinema intimo, quotidiano, capace di guardare con ironia e delicatezza ai piccoli problemi della vita.
Il protagonista è un professore in pensione (Di Gregorio), che a settant’anni ha finalmente trovato una fragile ma rassicurante serenità. La sua esistenza scorre lenta e metodica: una bella casa, una pensione dignitosa, gli amici di sempre, e una signora (Iaia Forte) con cui trascorrere piacevoli giornate. La sua routine, fatta di letture e di un saggio da finire da tempo, sembra immune dalle turbolenze del mondo esterno. Ma la quiete viene improvvisamente sconvolta dall’arrivo della figlia (Greta Scarano), in crisi coniugale, e dei due travolgenti nipotini.
È in questo punto che il film rivela la sua vera essenza: il caos quotidiano come banco di prova dell’equilibrio interiore. Il professore, abitudinario e refrattario agli imprevisti, vede sgretolarsi l’ordine dei suoi spazi e dei suoi tempi. Tuttavia, dietro l’irritazione iniziale, emerge la capacità di accogliere e reinventarsi, trovando un nuovo equilibrio, più fragile eppure più autentico.
Di Gregorio continua così il suo percorso autoriale fatto di piccole storie che diventano specchio universale. Il suo è un cinema garbato, mai sopra le righe, che osserva con rispetto e tenerezza la complessità dei rapporti familiari. Senza cadere nella retorica o nel sentimentalismo, mostra quanto essere una famiglia sia un esercizio difficile, a volte persino soffocante: si può volere bene, e nello stesso tempo desiderare di fuggire, di chiudersi nella solitudine.
Con il sorriso e con la leggerezza che gli appartengono, Di Gregorio mette in scena un microcosmo che parla a tutti, in cui i contrasti generazionali e i conflitti domestici diventano occasione di riflessione sul senso stesso dei legami affettivi. Un cinema, quello di Di Gregorio, di come il mondo dovrebbe essere.
06/09/2025, 07:38
Caterina Sabato