Note di regia di "Una Faccia da Cinema"
Il film racconta la storia di due quarantenni sfortunati e carichi di frustrazioni, alla disperata ricerca di una rivalsa personale. Il destino gli offre un’occasione inaspettata per cambiare le loro vite e
realizzare i propri sogni, ma il prezzo da pagare è alto: si ritrovano a spacciare marijuana rubata dal nascondiglio di un noto malavitoso sardo.
La mia esperienza nel mondo della produzione mi ha ispirato a narrare una storia che riflettesse le ambizioni, le difficoltà e le disillusioni di due giovani videomaker di oggi. Mi sono chiesto: cosa saresti disposto a fare per realizzare i tuoi sogni? Quanto saresti disposto a rischiare? Questi interrogativi mi hanno spinto a creare una commedia brillante che intreccia diversi generi, sviluppandosi attraverso una narrazione non lineare, in stile noir, con continui passaggi temporali. Sebbene la trama sia universale, ho deciso di ambientarla in Sardegna, tra le sue suggestive zone rurali.
Qui il contrasto tra il mondo arcaico dell’isola e la modernità diventa un elemento visivo e narrativo potente. Inoltre, la scelta della Sardegna riflette una realtà attuale: l’isola è divenuta un centro nevralgico per la coltivazione di marijuana in Italia.
Un altro elemento che arricchisce il racconto è il “film nel film”: i protagonisti sognano di girare uno strampalato horror splatter con zombie, un progetto tanto ridicolo quanto rivelatore dei loro desideri più nascosti.
Alberto Salvucci