VENEZIA 82 - “Opera Aperta”: la Santa Sede alla Biennale di Venezia
Il Padiglione della Santa Sede alla
19. Mostra Internazionale di Architettura - La Biennale di Venezia si racconta da una nuova prospettiva in occasione della
82. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, con un evento speciale che mette in dialogo architettura e cinema.
Martedì 2 settembre alle 11.30, nello Spazio Incontri dell’Hotel Excelsior al Lido di Venezia, è in programma Per un’architettura dello sguardo: “
Opera Aperta”, la Santa Sede alla Biennale di Venezia, un incontro che vuole raccontare l’esperienza architettonica del Padiglione dal punto di vista dello sguardo, grazie anche alla proiezione di passaggi tratti dai documentari dei registi francesi Ila Bȇka e Louise Lemoine, che hanno rivoluzionato il modo di raccontare l'architettura contemporanea attraverso il cinema. Il loro approccio restituisce infatti allo spettatore un’architettura vissuta, fragile e profondamente umana. Serie come Living Architectures e opere celebri quali Koolhaas Houselife e Moriyama-San hanno aperto nuove prospettive, conquistando musei e festival internazionali, fino all’inserimento dell’intero corpus delle loro opere nella collezione permanente del MoMA di New York.
Durante l’incontro il pubblico sarà guidato in un percorso che intreccia linguaggi diversi attraverso gli interventi di Sua Eminenza Cardinale José Tolentino de Mendonça, Prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione della Santa Sede; Pietrangelo Buttafuoco, Presidente della Biennale di Venezia; Alberto Barbera, direttore artistico della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica della Biennale di Venezia; Ila Bȇka e Louise Lemoine; Giovanna Zabotti e Marina Otero Verzier, curatrici del Padiglione della Santa Sede alla Biennale di Architettura. L’appuntamento sarà moderato dalla giornalista del Corriere della Sera Elisabetta Soglio.
Il Padiglione invita infatti a formare lo sguardo, educandolo a non fermarsi all’apparenza immediata, ma ad andare oltre ciò che è visibile. I teli che avvolgono i lavori di restauro nel Complesso di Santa Maria Ausiliatrice, lasciando intravedere solo scorci e frammenti, insegnano a cogliere ciò che è nascosto, a non dare nulla per scontato. È lo stesso meccanismo del cinema: come lo sguardo del regista orienta e modella la percezione dello spettatore, così l’esperienza del Padiglione guida a una visione più profonda, capace di scoprire significati inattesi e invisibili.
27/08/2025, 17:47